Dina Galli

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Dina Galli, in un costume di scena, fotografata da Mario Nunes Vais

Dina Galli, nome d'arte di Clotilde Annamaria Galli (1877 – 1951), attrice italiana.

Citazioni su Dina Galli[modifica]

  • Quando si ha, come lei, del talento da vendere, delle attitudini da far sbalordire, e, sia pure, la fortuna che quel talento e quelle attitudini hanno ben meritata, si hanno degli obblighi verso se stessi, e verso l'arte, e – perché no? – anche verso il proprio paese. Ella deve, almeno in parte, nobilitare il suo repertorio, deve introdurvi delle opere d'arte – d'arte comica, ben inteso – deve compiere l'ultima ascesa, e non le sarà difficile, per raggiungere i fastigi dell'arte. Non deve finire Presidentessa, o Crevette, o non so che. Non ha che da scegliere, senza titubanze e senza timori. Il pubblico l'adora, e la seguirà. E provvedendo alla sua fama, non di attrice – ch'è raggiunta – ma di artista, potrà far del bene al pubblico e al teatro. (Marco Praga)

Silvio D'Amico[modifica]

  • Dina Galli non solo non è una interprete; ma non è nemmeno una vera attrice comica. Dina Galli è una pupattola straordinaria; è uno straordinario numero di caffè concerto. Come sogliono gli artisti di varietà (Viviani che fa lo scugnizzo, Cuttica che fa il coscritto, ecc.) anch'essa ha creato un suo unico tipo: quello della monella: che riserve in tutte le salse, in tutte le commedie che rappresenta.
  • Guai se la Galli si commuove o vuol commuovere. Essa non dispone che di alcune tipiche e sempre identiche smorfiette, con cui straluna il viso che non è un viso, ma una faccetta di bambola di biscuit, con due rossetti, un nasino all'insù, e due occhi enormi che paiono due uova al tegame.
  • In lei c'è una caricatura continua, e senza dubbio (quando le parti che sostiene son quelle della solita biricchina) gustosa; ma vera grazia non c'è, non c'è eleganza, non ci sono squisitezze.

Filmografia[modifica]

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