Discussione:Heinrich Himmler

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Senza fonte[modifica]

  • Che altri popoli vivano nel benessere o che crepino di fame mi interessa solo nella misura in cui abbiamo bisogno di loro come schiavi al servizio della nostra cultura.
  • Ci prenderemo degli altri popoli quel che hanno di buon sangue della nostra specie, all'occorrenza anche portando loro via i figli per poi crescerli noi.
  • I giuristi sono ladri, truffatori e sfruttatori legalmente autorizzati.
  • L'antisemitismo si pone negli stessi termini della disinfestazione. Sbarazzarsi dei pidocchi non è una questione ideologica ma di igiene. E noi saremo presto spidocchiati.
  • Macché! Io non intendevo affatto eliminare gli ebrei. Io avevo tutt'altre idee. È Goebbels che ha tutto sulla coscienza.
  • Noi avevamo il diritto morale, noi avevamo il dovere verso il nostro popolo di eliminare quel popolo che voleva eliminare noi.
  • Noi non saremo mai brutali o spietati senza necessità. Noi tedeschi che, unici al mondo, abbiamo un atteggiamento corretto verso gli animali, ci comporteremo in modo corretto anche con questi animali umani.
  • Siamo tenuti a essere leali, corretti, fedeli, camerateschi soltanto con coloro che hanno il nostro stesso sangue: e con nessun altro.

Note su Himmler[modifica]

Himmler era un personaggio singolare. Al di la del terribile ruolo di comandante delle SS, era un uomo dall'apparenza mite e semplice. Era alieno da ogni forma di violenza personale e viveva in un modesto appartamento insieme con la moglie e la figlia. Non cercò mai di arricchirsi, pur potendo. In lui viveva l'idiosincrasia della violenza di stato con la mitezza personale. (Fabrizio Anselmi). (Tratto da "Le figure maledette della Storia" ed. Ferni-Ginevra)