Domenico Giuliotti
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Domenico Giuliotti (1877 – 1956), scrittore italiano.
Citazioni di Domenico Giuliotti
[modifica]Per approfondire, vedi: Dizionario dell'omo salvatico. |
- E poi, finalmente, ecco la tanta aspettata (e bellissima e buonissima e cristianissima) Lettres à ses filleuls del povero, grande, UMILE Bloy. E da queste (da una di queste) eccomi trasportato fino al sublime Capitolo undicesimo dell'Epistola ai Romani (i Due Olivi) per poi ritornare a Bloy, Le Salut par les Juifs, libro, come sai, (ma io l'ho visto bene soltanto ora) abissale, vertiginoso, abbarbagliante e fulminante. (lettera a Giovanni Papini, Greve 21 giugno 1928)
- La Chiesa (cosa oramai vecchia e risaputissima) sarebbe uccisa — se potesse morire — soprattutto dall'imbecillità irreparabile dei suoi figli, soprattutto preti. (lettera a Giovanni Papini, Greve 21 giugno 1928)
- Leggo un magnifico libro di Ghéon. Le Saint Curé d'Ars. (lettera a Giovanni Papini, Greve 19 maggio 1928)
- [Su Carlo Martini] Trovo un poeta. E quale profondo, doloroso, delicato, religioso poeta![1]
- Tuo Figlio, o Madre, è pane ed acqua e luce | che pienamente illumina e ristora; | Egli, accogliendo l'anima che implora, seco, se degna, al Padre la conduce. (da Rosa autunnale, in Poesie, Vallecchi, 1932)
Note
[modifica]- ↑ Citato in Franco Orlandini, L'alba nei versi di alcuni poeti del Novecento, Literary, n. 11, 2011.
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