Donna Prassede
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Donna Prassede, personaggio secondario del romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni.
Citazioni di donna Prassede
[modifica]- [A Lucia, alludendo a Renzo] – Ebbene? – le diceva: non ci pensiam più a colui? (I promessi sposi)
- [A Lucia, sul costume dei giovani, con allusione a Renzo] – quando hanno nel cuore uno scapestrato (ed è lì che inclinano sempre), non se lo staccan più. Un partito onesto, ragionevole, d'un galantuomo, d'un uomo assestato, che, per qualche accidente, vada a monte, son subito rassegnate; ma un rompicollo, è una piaga incurabile. (I promessi sposi)
Citazioni su donna Prassede
[modifica]- La dimensione comica salva donna Prassede dalla perdita del nome. Ma non dalla sottile insinuazione del tartufismo. Donna Prassede è personaggio molieriano. Fa professione di devozione. Laddove i «devoti nel cuore» non «[...] veulent point prendre, avec zèle extrême, les intérêts du Ciel plus que'il ne veut lui-même».[1] La malignaccia morirà di peste. E «di Donna Prassede, quando si dice ch'era morta, è detto tutto». Non servono addii. (Salvatore Silvano Nigro)
Note
[modifica]- ↑ Molière, Il misantropo: «con esagerato zelo [non] vogliono fare gli interessi del Cielo più che il Cielo non voglia».
Voci correlate
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[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Donna Prassede