Due strani papà
Due strani papà
| Titolo originale |
Due strani papà |
|---|---|
| Paese | Italia |
| Anno | 1984 |
| Genere | commedia |
| Regia | Mariano Laurenti |
| Soggetto | Gino Capone |
| Sceneggiatura | Gino Capone, Pippo Franco, Giancarlo Magalli |
| Interpreti e personaggi | |
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Due strani papà, film del 1984, con Pippo Franco e Franco Califano, regia di Mariano Laurenti.
Frasi[modifica]
- Franco, quando tu mi hai chiesto se ti potevo ospitare per tre giorni, io ti ho aperto le porte. Sono passati tre anni, le vorrei richiudere. (Alberto)
- Tante volte anche se un cavallo non è favorito, può arrivare prima. È solo questione di tempo. (Franco)
- Cara Luisa, questa è la centoduesima lettera che ti scrivo. Il fatto è che tu non abbia risposto a nessuna delle altre centoundici, vuol dire forse che il tuo amore per me si è raffreddato? Sarei propenso a pensare di sì. Nell'ultima lettera che mi hai scritto, mi dici: "Non mi rompere le palle, sto con un altro". Come devo interpretare queste tue sibilline parole? Eh? Sii chiara, Luisa. Se non mi ami, dimmelo. Senza a ricorrere dei generici sotterfugi. (Alberto)
- Se quei due gentiluomini che mi avete portato dentro casa, c'hanno bisogno, non fare complimenti. Gli posso dare una stiratina ai mandati di cattura, una smacchiatina alle fedine penali. (Alberto)
- Cara Luisa, ti scrivo una lettera al giorno perché non vorrei insistere troppo. Se fosse per me, te ne scriverei tre... No, per me e tre, fa rima. È brutto... Te ne scriverei otto. Otto però fa rima con troppo. (Alberto)
- Tu c'hai il cervello terremotato, Pasticca. (Alberto)
Dialoghi[modifica]
- Franco: Io sono ospite Albe'. E l'ospite non porta pena.
Alberto: Guarda che quello è l'Ambasciatore. L'ospite è quello che puzza. - Franco: Allora, lo sai che facciamo?
Alberto: Ah, va benissimo. Un'ottima idea!
Franco: Che va benissimo, che non ho ancora parlato.
Alberto: Hai detto facciamo, no?
Franco: Io ho detto facciamo?!? Ma me sarà scappato. - Alberto: Mi scusi, ma non ho spicci.
Postino: E che je fa, tanto nun ce l'avete mai.
Alberto: Ma sa, noi viviamo di offerte.
Postino: Eh, tante volte pure noi.
Alberto: Eh, appunto, tante volte. Questa volta no.
Postino: A'poveraccia!
Alberto: A'miserabile!
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