Edward Adrian Wilson

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Edward A. Wilson

Edward Adrian Wilson, detto uncle Bill (1872 – 1912), esploratore, fisico, naturalista, pittore e ornitologo britannico.

Citazioni su Edward Wilson[modifica]

  • La testimonianza più grande dell'eroismo spirituale di quel pugno d'uomini[1] nella grande solitudine è data dal fatto che Wilson, lo scienziato, lì a un palmo dalla morte[2], continua le sue ricerche scientifiche trascinando sulla sua slitta, oltre a tutto il carico necessario, anche sedici chilogrammi di pietre rare. (Stefan Zweig)
  • Per organizzare un lavoro congiunto di tipo scientifico e geografico, datemi Scott; per un viaggio d'inverno, Wilson; per una capatina al Polo e nient'altro, Amundsen; ma se mi trovo in un dannato buco e voglio uscirne, datemi Shackleton tutte le volte.[3] (Apsley Cherry-Garrard)

Daniele Del Giudice[modifica]

  • Edward Wilson, biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea».
  • Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca.
  • Morì con Scott nel 1912 nel disperato ritorno dal Polo Sud, dove avevano piantato la bandiera norvegese di Amundsen e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà.

Note[modifica]

  1. I cinque membri della spedizione, guidata da Robert Scott, che tentò di raggiungere il Polo Sud.
  2. Durante la marcia di ritorno dal Polo Sud.
  3. Frequente anche la versione di Raymond Priestley, erroneamente indicato come l'autore originale della citazione: «Come capo scientifico, datemi Scott; per un rapido ed efficiente viaggio polare, Amundsen; ma quando la situazione è disperata e non sembra esserci via d'uscita, inginocchiatevi e pregate per Shackleton.»

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