Roald Amundsen
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Roald Engelbregt Gravning Amundsen (1872 – 1928), esploratore norvegese.
Citazioni di Roald Amundsen
[modifica]Citazioni su Roald Amundsen
[modifica]- Amundsen? Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in Antartide quando Scott aveva già iniziato la marcia verso il Polo, scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. (Daniele Del Giudice)
- Finn disse anche che misurarsi con Amundsen era ambizioso, ma non sciocco. (La tenda rossa)
- La sera del 26 maggio del 1928, a Oslo, Amundsen sedeva a un banchetto dato dalla Società geografica in onore di Wilkins ed Eielson, giunti in Norvegia dopo aver attraversato in aeroplano la calotta artica da Punta Barrow alle coste settentrionali dello Svalbard. Insieme con Amundsen erano Otto Sverdrup, Gunnar Isachsen, Tryggve Gran e altri. A un tratto giunse un telegramma. Auguri per la festa? No, era un telegramma di poche parole, che annunciava la scomparsa dell'Italia. Gli uomini presenti al banchetto avevano tutti grande esperienza di cose polari, e spesso avevano guardato in faccia la morte. Ci fu un silenzio. Il telegramma fu letto. Una profonda impressione si poteva leggere sul volto degli uomini intorno alla tavola. Più tardi, durante la cerimonia, venne domandato ad Amundsen se avrebbe preso parte a un'azione di soccorso ai naufraghi italiani. «Right away», furono le secche parole che Roald Amundsen pronunciò, e le persone presenti alla festa raccontavano che mai l'avevano visto così bello, col volto così maschile, le rughe profonde e i capelli dorati. Vi era come un'aureola attorno alla sua testa, quando le parole furono pronunciate. (Odd Arnesen)
- Per organizzare un lavoro congiunto di tipo scientifico e geografico, datemi Scott; per un viaggio d'inverno, Wilson; per una capatina al Polo e nient'altro, Amundsen; ma se mi trovo in un dannato buco e voglio uscirne, datemi Shackleton tutte le volte.[2] (Apsley Cherry-Garrard)
Note
[modifica]- ↑ 1926; citato in Gian Carlo Zuccaro, Lui. Mussolini nel giudizio di mille personaggi internazionali, Erga Edizioni, Genova, 1986, p. 9.
- ↑ Frequente anche la versione di Raymond Priestley, erroneamente indicato come l'autore originale della citazione: «Come capo scientifico, datemi Scott; per un rapido ed efficiente viaggio polare, Amundsen; ma quando la situazione è disperata e non sembra esserci via d'uscita, inginocchiatevi e pregate per Shackleton.»
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