Elettra (figlia di Agamennone)

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Elettra presso la Tomba di Agamennone (Frederic Leighton, olio su tela, 1869, Ferens Art Gallery, Kingston upon Hull)

Elettra, personaggio della tragedia greca.

Citazioni di Elettra[modifica]

  • [Rivolgendosi alla Corifea] Ma dimmi, c'è misura nel male? | Dimmi, è giusto dimenticare i morti? | E dove fiorisce tale usanza? | Là non vorrei alcun onore. | Non potrei in quella terra felice | trascorrere serena la mia vita | se dovessi frenare le ali | ai miei alti lamenti | in onore del padre. | Se chi muore giace abbandonato – polvere e nulla – e non avrà l'omicida uguale morte, | dal cuore dell'uomo svanirà | e timore di dio e senso di colpa. (Sofocle)

Citazioni su Elettra[modifica]

  • Tradita, sola, Elettra | è dentro la bufera, e piange, | l'infelice, sempre, sul padre | – come l'usignolo eternamente | in lamento – senza timore | della morte, decisa | a lasciare la luce del sole, | dopo essersi attirata le due Erinni. | Chi è nata mai | da più degna discendenza? | O figlia, o figlia, | chi ha avuto alta origine | non può con una vita ignobile | macchiare la sua gloria. | E tu hai preferito vivere piangendo | nella casa, armata contro la colpa: | sarai chiamata saggia e coraggiosa | per queste due virtù. | Così tu possa | superare di tanto i nemici | in potenza e ricchezza | quanto sei oggi sottomessa. | Ti trovo in avversa sorte, | ma tu sei degna di essere lodata | come la migliore | per il rispetto alle supreme leggi | del cuore e la tua fede in Zeus. (Sofocle)

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