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Elio Filippo Accrocca

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Elio Filippo Accrocca (1923 – 1996), poeta, critico e scrittore italiano.

Citazioni di Elio Filippo Accrocca

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  • Una volta fu chiesto al compianto Giovanni Battista Angioletti cosa pensasse dei premi letterari, ed egli, che aveva ricevuto il primo Bagutta nel 1927 per il volume di racconti «Il giorno del giudizio», rispose con una immagine suggestiva: cioè «nel deserto quattro o cinque palme di un'oasi si vedono facilmente di lontano, ma quando le piante si moltiplicano è difficile riconoscere le palme di un'oasi».[1]

Apollinaire

in Non tutto ma di tutto, ERI - Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana, Torino, 1964

  • L'inizio del nostro secolo ci presenta non pochi scrittori e artisti tra i più avventurosi e innovatori, i rappresentanti di un'epoca che si vuole libera da ogni impedimento. Tra questi, per quanto riguarda la cultura francese, è da annoverare Guillaume Apollinaire, pseudonimo di Guglielmo Apollinaris Nostrowitzky, polacco di origine, naturalizzato francese e italiano di nascita.
  • Una poesia la sua, di piena avanguardia, pur tra le bizzarrie verbali e le artificiosità tipografiche o l'assenza di interpunzione; mirante a ritrarre il flusso psicologico e visivo di un'accesa fantasia che non ha limiti apparenti.
  • Aveva scritto in una poesia di «Calligrammes»:
    Corde fatte di gridi
    Suoni di campane attraverso l'Europa
    Secoli impiccati
    Rotaie che allacciate le nazioni
    Non siamo che due o tre uomini
    Liberi da ogni legame
    Diamoci la mano...

    Una poesia, tra le tante che si potrebbero ricordare di Guillaume Apollinaire, senza artifici verbali, senza bizzarrie formali, ma con una visione dell'Europa e della vita che gli continua a meritare rispetto.

Note

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  1. Da Bagutta, in Non tutto ma di tutto, ERI - Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana, Torino, 1964.

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