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Elisa Di Francisca

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Elisa Di Francisca

Elisa Di Francisca (1982 – vivente), schermitrice italiana, nella specialità del fioretto.

Citazioni di Elisa Di Francisca

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Citazioni in ordine temporale.

  • La Vezzali schermitrice non si discute. Sono cresciuta nella sua palestra cercando di rubarle molto perché è unica. Ma la persona non mi piace. Non sa perdere e non accetta ombre. Quando ci incrociamo nei ritiri, il suo sguardo è amichevole solo semi ha battuta[1]
  • Nella scherma il black out mentale è dietro l'angolo: per questo la Vezzali è la più forte, lei riesce a gestire imomenti di crisi, è raro che prenda per due volte la stessa stoccata[1]
  • [Dopo il terremoto del 21 agosto 2017] Resto qui ad Ischia, non ho nessuna intenzione di andarmene, e ai turisti che scappano o disdicono le prenotazioni dico che non è giusto: l’isola non è un campo di “morti e macerie”, e ha necessità del turismo come ne hanno bisogno le Marche o l’Umbria terremotate.[2]
  • [Su Giovanna Trillini] Si è offesa per quello che ho scritto nel libro [Giù la maschera] e non mi parla più. In realtà a voce le ho detto anche peggio: è una brava maestra, ma un'eterna seconda, si mette nell’angolo da sola e poi si lamenta che non viene considerata[3]
  • Ho sempre pensato che la mia erede potesse essere Alice Volpi, che è seguita da Giovanna Trillini: dopo i Giochi di Londra la scelsi come maestra, portandola in Nazionale. Alice ha un pizzico di follia, come me, pur essendo — per fortuna sua — più introversa. È matta, godereccia, ha un vissuto particolare: mi rivedo molto in lei[4]
  • La società, il sentire comune, i film, la leggenda dell’amore romantico, persino le pubblicità congiurano contro noi donne. E se non hai gli strumenti, o se non ci sbatti il muso come è capitato a me, non lo capisci. L’amore, quello vero, andrebbe introdotto alle elementari, come materia della scuola dell’obbligo. Ogni volta che sento parlare di femminicidi, donne picchiate o uccise, ho una reazione. D’istinto. Il problema è nostro, di noi donne. Cosa ci manca? Nulla. Una donna può essere manager, astronauta, scienziata, sindaco, amministratore delegato, capo di Stato, pugile, soldato. Il guaio è che non tutte conoscono il proprio valore[4]
  • La paura è una compagna di viaggio fedele. Me la portavo dietro ogni giorno anche in pedana, negli assalti.[4]

Da Elisa Di Francisca: "Sono sopravvissuta alle violenze di un uomo"

Intervista di Emanuela Audisio, la Repubblica, 9 marzo 2021, p. 15

  • Sono sopravvissuta, alla violenza maschile. Forse lui mi avrebbe sfigurata, forse sarei finita nel lungo elenco delle donne vittime di un rapporto sbagliato. Invece sono qui, perché ho detto basta, grazie anche ad una madre che mi è stata vicina, non solo quando lui con un pugno mi ha spaccato il labbro.
  • Rispetto Valentina Vezzali con cui dividevo palestra e Jesi, ma per quello che mi ha detto e fatto proprio no, abbiamo caratteri diversi. E la battuta sul mio aborto mentre ci sfidavamo in pedana poteva risparmiarsela.
  • [Nella finale olimpica a Londra 2012] Ero sotto 8-11, ho recuperato, 11 pari, e all’ultimo secondo ho piazzato la stoccata vincente. Da quel momento Arianna [Errigo] ha iniziato a dire che russavo, che non voleva più spartire nulla con me. Sono diventata la nemica, quella che le aveva tolto l’oro, come se fosse stata l’amicizia a farla perdere e non la mia abilità nel fioretto.

Note

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  1. a b Citato in Marco Ansaldo, Di Francisca, stoccate alla Vezzali: "Non mi piace, non accetta ombre", la Stampa, 6 ottobre 2011.
  2. Citato in Cesare Zapperi, L’olimpionica Di Francisca: come le mie Marche, io resto, Corriere della Sera, 24 agosto 2017, p. 6.
  3. Citato in Elisa Di Francisca si ritira: ‘Trillini? Non mi parla più, si è offesa per quello che ho scritto. È un’eterna seconda. Vezzali? Non l’ho invita, ilfattoquotidiano.it, 22 giugno 2022.
  4. a b c Dall'intervista di Gaia Piccardi, [Elisa Di Francisca: «Con la vita da atleta ho chiuso. Vezzali? È più importante di me»], Corriere.it, 22 giugno 2022.

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