Elisabetta Piccolotti
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Elisabetta Piccolotti (1982 – vivente), politica italiana.
Citazioni di Elisabetta Piccolotti
[modifica]- [...] siamo convinti - come dicevo - che il Governo abbia avuto ragione a definirsi conservatore; al di là del richiamo alle culture politiche, infatti, questa parola definisce perfettamente l’atteggiamento di questa destra nei confronti dei più gravi problemi della società italiana.[1]
- [...] al di là della propaganda, è un Governo che agisce contro il cambiamento e per la conservazione delle ingiustizie, che offendono da troppo tempo il nostro Paese.[1]
- Il Governo soffia sul fuoco della paura per spegnere i riflettori sui guanti bianchi che riserva ai più forti e ad alcuni speculatori.[1]
- Si è detto qui che il Governo agisce nell’esclusivo interesse della Nazione, ma ogni cittadino e ogni cittadina sa che questa espressione nasconde un inganno. È esclusivo interesse della Nazione lasciare che la crisi inflattiva ed energetica permetta alle grandi aziende di fare utili miliardari e costringa, invece, altri a chiudere i battenti, ad abbassare le saracinesche, a licenziare, a cancellare le vacanze per pagare le bollette, a fare a meno delle visite mediche di cui avrebbero bisogno? Viene da chiedersi, quindi, cosa sia per questa maggioranza la Nazione.[1]
- È evidente che il Governo Meloni vuole continuare con la strategia forte con i deboli e debole con i forti, addirittura ostacolando le rinnovabili, che sono la vera soluzione per uscire da questa crisi drammatica [...][1]
- [Sugli extraprofitti delle aziende energetiche] Gli extraprofitti sono soldi degli italiani ed è a loro che vanno restituiti immediatamente: utili sì, ma all’Italia.[1]
- [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] È stato rimproverato ai pacifisti di essere imbelli, inermi di fronte all'aggressore o di essere deboli e pavidi, peggio ancora, di essere finti, di volere, con il pacifismo, lasciare campo libero all'invasione russa. Quante falsità, Presidente, contro un popolo che diventa sempre più grande e che il 5 novembre è sceso in piazza per condannare l'aggressione russa, in solidarietà con il popolo ucraino, vittima di orribili crimini di guerra, e con i tanti, tantissimi ragazzi russi che muoiono per una guerra folle e ingiusta, oltre che con i tanti oppositori politici di Putin, i cui diritti umani vengono sistematicamente violati con arresti e condanne illiberali e totalmente arbitrari.[2]
- [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Nella scorsa legislatura i parlamentari di Sinistra Italiana e di Europa Verde si schierarono contro l'invio di armi, capendo, fin dall'avvio del conflitto, che l'escalation militare non avrebbe aiutato a risparmiare sofferenze al popolo ucraino.[2]
- [Sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022] Chi siamo, noi, per chiedere il cessate il fuoco? Questa surreale domanda è stata posta in quest'Aula, pochi minuti fa, dalla collega Giulia Pastorella, come se il cessate il fuoco fosse una richiesta che può essere avanzata solo dai belligeranti o come se l'Italia non potesse avere alcun ruolo o, ancora, come se questo Parlamento avesse davanti due uniche opzioni: belligerare a sua volta o arrendersi all'orrore, come un mero spettatore di un film che ci riguarda solo da lontano. No, non è così.[2]
- [...] questa impostazione, quella meritocratica, è un'impostazione che contraddice quella di una politica sociale e dimostra che il Governo attualmente in carica ha una politica di taglio liberista.[3]
- [...] mi sarebbe piaciuto che la parola “merito”, invece di essere messa accanto alla parola “istruzione”, fosse stata messa accanto alla parola “lavoro”, perché in un Paese come questo, dove il lavoro si trova solo attraverso contatti familiari e spesso attraverso metodologie che poco hanno a che fare con il merito, in un Paese dove i meritevoli che lavorano hanno spesso dei salari da fame, forse sarebbe stato meglio imprimere questo principio nel mondo del lavoro e cominciare a lavorare sul fatto che, appunto, salgano i salari e salgano le tutele per tutti coloro che, dalla mattina alla sera, si impegnano nel proprio lavoro e ottengono tanti risultati.[3]
- Il Ministro Valditara è venuto in Commissione e ha annunciato di aver costruito un gruppo di lavoro sul rispetto, iniziativa che ho trovato un po' singolare. Forse finalmente si è capito a quale rispetto facesse riferimento: probabilmente era il rispetto delle gerarchie sociali esistenti, e noi questo rispetto non lo vogliamo coltivare.[3]
- [...] sono la figlia di un operaio e di una bidella e perché vengo da un piccolo paese di montagna, in cui quasi nessuno parlava italiano; parlavano quasi tutti dialetto e, quando sono andata a scuola, alla prima elementare di questa scuola di montagna, i bambini intorno a me parlavano quasi tutti dialetto. Non credo che fosse lo stesso nella scuola del centro storico della città dove andavano i figli di famiglie più ricche, più colte e più istruite. Se qualcuno avesse fatto le prove Invalsi, avrebbe scoperto che noi, della piccola scuola di montagna, delle famiglie più povere parlavamo e scrivevamo in italiano molto peggio degli altri. Allora, a me sembra che la politica del merito che metterete in campo, siccome parliamo di investimenti e non di valutazioni significherà una cosa sola: investire sulle scuole dove ci sono i figli dei più ricchi e disinvestire sulle piccole scuole dove invece c'è difficoltà.[3]
Note
[modifica]- ↑ a b c d e f Dall'intervento alla Camera dei Deputati, Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 9, 10 novembre 2022.
- ↑ a b c Dall'intervento alla Camera dei Deputati, Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 15, 29 novembre 2022.
- ↑ a b c d Dall'intervento alla Camera dei Deputati, Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 19, 5 dicembre 2022.
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