Fabio Miretti
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Fabio Miretti (2003 – vivente), calciatore italiano.
Citazioni di Fabio Miretti
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
Intervista di Claudio Cucciatti, Repubblica.it, 28 giugno 2022.
- L'ho visto dal vivo, Messi. Facevo il raccattapalle, Juve-Barcellona 3-0. Non giocò la sua partita migliore, ma se mi dite di descrivere il modo in cui tocca il pallone, non ci riesco.
- Solo giocando si capisce quanto il progetto delle squadre B sia importante. È un percorso graduale verso la prima squadra, la C per intensità e clima non ha niente a che vedere con la Primavera. Trovi avversari più grandi, forti fisicamente, curve piene, colleghi maliziosi. Per sopravvivere ti devi abituare, maturare, non c'è alternativa.
- Voglio ringraziare i miei per una cosa. [«Quale?»] Mi hanno sempre sostenuto, ma non sono stati quei genitori che pensavano di avere il figlio fenomeno, caricandolo di pressioni inutili e dannose. Mi hanno insegnato la cultura del lavoro di cui adesso sono sempre più innamorato [...]
Dall'intervista a Piedi X Terra, DAZN; citato in Stefano Vivaldi, calcioefinanza.it, 6 ottobre 2022.
- La Juve è un club con una storia ben precisa, con un'idea e un'identità ben precisa, e quindi indipendentemente dal periodo a noi giocatori spetta dare il massimo e far di tutto per vincere. È una questione di responsabilità, di attaccamento alla maglia.
- Sicuramente fare tutta la trafila delle giovanili alla Juve ti fa maturare in fretta, però nel mio caso è anche una questione caratteriale. Fin da quando sono un bambino son sempre stato un leader all'interno delle mie squadre, sono stato capitano per diversi anni sempre a livello giovanile, la leadership è una cosa che ho dentro senza saperlo.
- [Su Kevin De Bruyne] Quello che mi piace di più di lui sono la visione e il modo in cui passa il pallone: oltre a vedere le cose, lui sa come farti arrivare la palla.
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