Fausto Nicolini

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Fausto Nicolini (1879 – 1965), storico, scrittore e critico letterario italiano.

  • Addirittura insegnante di ginnasio superiore era Vincenzo Spampanato, a cui il rosso accesissimo delle carnose gote, un grosso paio di baffi più neri dell'ala d'un corvo e il corpo aitante davan l'aspetto di un pugile, se non addirittura di un capobrigante a riposo, e ch'era, invece, il più buono, il più inoffensivo uomo di questo mondo, tutto intento a magnificare la sua Nola, al quale scopo s'era accinto a studiare san Paolino, salvo poi, avvedutosi che quel vescovo era campano bensì, ma di Burdigale, a passare dall'acqua santa al diavolo, cioè a Giordano Bruno, di cui dopo decenni di ricerche faticose, scrisse un'ampia biografia, quanto mai ricca di particolari reconditi.[1]
  • Più volte, nel rituffarci con la memoria in un passato che non torna più, sembra a quest'ultimo e a me quasi di ringiovanire, salvo poi, risvegliatici dalla revêrie, a sentirci più vecchi che mai e più che mai spaesati e come sperduti in un mondo che comprendiamo sempre meno e che, per conto suo, non ci comprende affatto.[2]

Note[modifica]

  1. Da Benedetto Croce, Unione tipografico – Editrice torinese, 1962, p. 189; citato nella Nota biografica in Vincenzo Spampanato, Vita di Giordano Bruno, Gela editrice, Roma, 1988, pp. [25]-[26].
  2. Citato in Giovanni Artieri, Napoli, punto e basta?, Divertimenti, avventure, biografie, fantasie per napoletani e non, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980, p. 190.

Altri progetti[modifica]