Federico Confalonieri

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Federico Confalonieri

Federico Confalonieri (1785 – 1846), patriota italiano.

Citazioni su Federico Confalonieri[modifica]

  • È in questi versi [dello Scalvini[1]] come un senso di quell'avversione, non scevra d'invidia, onde il conte Confalonieri era fatto segno già da que' tempi dagli amatori degli ordini popolari, che gli rimproveravano aristocratica boria e indole altezzosa, e, penetrando negli intimi recessi della vita privata, lo accusavano di domestica tirannide e peggio,[2] e che anche più tardi, quand'egli tutto si consacrò all'educazione ed istruzione del popolo, lo giudicavano mosso a ciò non da sensi di carità, ma da men nobili ragioni. Né, pur da' suoi pari, gli si risparmiava l'accusa di voler su tutti primeggiare. (Alessandro D'Ancona)

Raffaello Barbiera[modifica]

  • Il conte Federico Confalonieri era nato per dominare gli altri; ma egli seppe dominare sé stesso. Il suo implacabile orgoglio, il suo tono sprezzante, il suo temperamento tempestoso gli alienavano molti cuori: ma altri cuori si avvincevano a lui per un fascino ineluttabile. No, non poteva essere un marito amabile Federico Confalonieri; ma la sposa sua, l'angelica contessa Teresa Casati, lo adorava.
  • La sua figura, non ostante i nobili sforzi degli ammiratori generosi, non è però tutta luce: la sua vita non è tutta gloria; ma nessuno può negare la fiera sublimità di quel carattere, indomabile dinanzi al dolore, dinanzi al patibolo, dinanzi a imperiali lusinghe, più temibili ancora delle imperiali vendette.
  • La vita politica del Confalonieri comincia macchiata da un'orribile accusa. Il miserando ministro delle finanze del Regno italico, Prina, spira assassinato da una folla aizzata da scellerati maggiorenti. Fu detto, e ripetuto, che quella folla venne lanciata alla casa del Prina da un cenno del Confalonieri.... Il conte, così sdegnoso di scuotere dal suo dorso le accuse volgari, soffriva atrocemente di quella nera calunnia. Egli se ne difese in pagine severe; se ne difese, ancora, dinanzi al suo implacabile inquisitore Salvotti, quando venne arrestato qual federato; se ne difese pur dinanzi allo stesso principe di Metternich, quando questi andò a trovarlo poco prima ch'egli fosse sepolto nello Spielberg. Tutto si pensasse di lui, ma ch'egli fosse un assassino, no!

Note[modifica]

  1. Giovita Scalvini (1791 – 1843), scrittore, poeta e patriota italiano.
  2. Si diceva che fosse ferocemente geloso, e che avesse cagionato la morte dell'unico figlio; e queste leggende ripete e orna di sue frange il romanziere democratico, Rovani. Simili ciance furono dette e credute di Bettino Ricasoli col quale il Confalonieri ha comuni parecchi tratti del carattere. [N.d.A]

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