Filippo Carobbio

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Filippo Carobbio (1979 – vivente), calciatore italiano.

Citazioni di Filippo Carobbio[modifica]

[Dopo la confessione sua all'autorità giudiziaria ordinaria e sportiva dei fatti conosciuti dell'inchiesta sul calcioscommesse.]

  • Avrei tranquillamente potuto dire: "non ne so niente" o "non è vero nulla". No, non è stato per quello, ripeto ho solo voluto dire basta e provare a cambiare le cose, e magari avere la possibilità di tornare a fare una vita normale, con mia moglie e i miei due figli, che sono la cosa più importante del mondo.[1]
  • Da calciatore non ho mai avuto molta fama. Ho fatto una buona carriera ma mi sono fermato alle soglie della celebrità. Adesso invece parlano di me più che di Messi. Ma io sono un ragazzo normale.[1]
  • Ho raccontato come funziona un mondo, il mondo del calcio, che non è come la gente se lo immagina. Nel calcio le cose vanno avanti così da una vita e tutti, ripeto, tutti hanno troppo da perdere per cambiare davvero le cose. Personalmente nell'istante in cui sono uscito dalla stanza di Palazzi sono tornato ad essere quello che sono sempre stato, un ragazzo trasparente, normale, che giocava a pallone, non era Maradona, ma faceva con serietà il proprio mestiere. Tutto qui.[1]
  • Quando sei lì, dopo un po' ti accorgi che "lo fanno tutti". E allora lo fai pure tu. Certo se adesso guardo il giornale, e vedo che ci sono stato solo io a raccontare, mi viene il sospetto che lo facessi solo io, che fosse tutto un'allucinazione... Eppure se solo qualcuno mi avesse seguito, sarebbe una rivoluzione.[1]
  • Sono colpito di essere l'unico ad aver detto finalmente le cose come stavano. Mi aspettavo che dopo tutto quello che è venuto fuori sui giornali in questi ultimi mesi anche gli altri avrebbero deciso di rompere il muro dell'omertà. E invece non lo hanno fatto... Mi chiedo perché.[1]

Citazioni su Filippo Carobbio[modifica]

  • La strategia difensiva di Filippo Carobbio è chiara: derubricare il proprio reato in un semplice peccato, evitando così una pericolosa associazione per delinquere in sede penale. Per questo Carobbio accusa Conte, per questo cerca di ridimensionare il proprio ruolo nel calcioscommesse. Per la Commissione Disciplinare Carobbio è testimone di assoluta credibilità, Carobbio è divino, uno e trino, una mitizzazione che mi ha fatto impressione ma non è affatto casuale, perché per lui i giudici hanno utilizzato il famoso riscontro ping-pong. (Giulia Bongiorno)
  • Oggi mi ritrovo di fronte a un certo "Pippo", perché per la Procura non è più Filippo Carobbio, ma una persona diventata pappa e ciccia con la stessa, che viene considerato un collaboratore di giustizia. Vedendo che l'hanno zittito cinque volte e vedendo che l'hanno zittito l'ultima volta il 10 luglio, prima che ascoltassero me, io lo considero più che altro un aggiustatore di presunta giustizia. Il signor Carobbio, per la Procura di Cremona, è un bugiardo, non credibile, per la Procura Federale, invece, una persona altamente credibile. Conte, invece, non è credibile. La credibilità io credo che uno la ottenga nell'arco di una vita, non giorno per giorno. Io penso di aver ottenuto grande credibilità nella mia vita, a differenza di chi si è venduto le partite, la sua famiglia e i suoi compagni da tre anni a questa parte. Ma alla fine io sono passato come quello poco credibile. (Antonio Conte)

Note[modifica]

  1. a b c d e Citato in Giuliano Foschini e Marco Mensurati, Sono finito, ma ho detto la verità. La vergogna è il silenzio degli altri, Repubblica.it, 19 maggio 2012.

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