Filosofia medievale

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San Tommaso d'Aquino, in un dipinto di Carlo Crivelli

Citazioni sulla filosofia medievale

  • Il pensiero del Medioevo fu teologico. La teologia di una religione monoteistica parte del pensiero fondamentale che vi sia una causa unica di tutte le cose. Astrazion fatta delle grandi difficoltà che suscita questo pensiero, esso offre il grande vantaggio di avvezzare a guardare oltre alle differenze e particolarità, e di preparare il concetto di una regolare connessione di tutte le cose. All'unità della causa deve corrispondere l'unità della legge. Il Medioevo ha preparato questo pensiero, verso il quale l'uomo naturale sopraffatto dalla molteplicità dei fenomeni ed inclinato al politeismo, non sentesi attratto. Con questo veniva così aperta la via ad una concezione del mondo determinata dalla scienza. Poiché ogni scienza si sforza di ricondurre i fenomeni ad un numero minimo di principi, quand'anche essa debba effettivamente riconoscere che il pensiero di una legge unica e suprema è un ideale inarrivabile.
    Per lo sviluppo delle sue idee in particolare, il pensiero del Medioevo disponeva, come già venne notato, di uno scarso materiale. Ma fu tanto più grande il lavoro che vi venne impiegato. La povertà delle realtà doveva venir compensata dalla ricchezza delle formalità. Il pensiero spiegò un acume formale, un'abilità nel fare delle distinzioni e delle argomentazioni, che è assolutamente senza paragone. Certo si vorrebbe un miglior impiego di questa abilità; ma essa fu pur sempre un'abilità, ed ha avuto una grande importanza nello sviluppo spirituale. Essa ha formato organi che in campi fecondi poterono esplicare la loro funzione. In processo di tempo essa doveva condurre alla critica appunto di quelle presupposizioni le quali da lungo tempo eransi mantenute come i capisaldi che nessuno aveva l'ardire di sottoporre ad esame. (Harald Høffding)

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