Florence

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Florence

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Titolo originale

Florence Foster Jenkins

Lingua originale inglese
Paese Regno Unito, Francia
Anno 2016
Genere drammatico, biografico, commedia
Regia Stephen Frears
Sceneggiatura Nicholas Martin
Produttore Michael Kuhn, Tracey Seaward
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Florence, film franco-britannico del 2016 con Meryl Streep e Hugh Grant, regia di Stephen Frears.

Incipit[modifica]

Per Dio, dovrei incassare tutto! Perché forse è impossibile, eppure è vero: ho il fegato di una colomba senza il fiele che rende il torto amaro, o altrimenti da un pezzo avrei ingrassato tutti gli avvoltoi dell'aria con la carogna di quel cane, farabutto, sanguinario e osceno traditore, disumano, porco, scellerato infame! O vendetta! [il pubblico applaude] Grazie! Grazie infinite, grazie, grazie, grazie! Erano ovviamente parole di Amleto. Ah, è un'opera nella quale ho avuto la fortuna di recitare più volte, sebbene mai finora nel ruolo principale. Il nostro prossimo tableau ci presenta una persona che ha dedicato sé stessa alla vita musicale di questa città. Tra le altre cose, è la patrona dell'Euterpe Club, dell'Orchestra di Brooklyn per le gentildonne in difficoltà e, naturalmente, del nostro amato Verdi Club. [il pubblico applaude] Viaggeremo indietro nel tempo, al 1850, e allo stato dell'Alabama. (St. Clair Bayfield, sul palcoscenico del Verdi Club)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Cosmé McMoon: Salve.
    St. Clair Bayfield: Signor McMoon!
    Cosmé McMoon: Possiamo parlare, signor Bayfield?
    St. Clair Bayfield: Certo, di che si tratta?
    Cosmé McMoon: Vede, io... credevo di essere stato assunto per accompagnare le lezioni di madame Florence, ma sarò onesto con lei, signor Bayfield. Credo che Madame Florence necessiti di una maggiore preparazione prima di cantare in pubblico.
    St. Clair Bayfield: Be', stiamo provando da un mese.
    Cosmé McMoon: Lo so, ma... vede, ecco, certe volte può... lei, lei è un po'... [s'impappina]
    St. Clair Bayfield: Uhm?
    Cosmé McMoon: Calante.
    St. Clair Bayfield: Calante?
    Cosmé McMoon: Un tantino. [imbarazzato] Sì, be', giusto un tantino.
    St. Clair Bayfield: Carlo Edwards però non ne ha fatto accenno, ed è il miglior insegnante della città.
    Cosmé McMoon: Cielo, signor Bayfield, forse non parliamo della stessa cantante. Le sue corde vocali non vibrano liberamente, il fraseggio è confuso, e la pressione sottoglottica... è una sfida alla scienza medica.
    St. Clair Bayfield: Il suo strumento non è più quello di una volta, forse, ma come diceva Beethoven, una nota sbagliata si perdona, il canto senza sentimento no.
    Cosmé McMoon: Signor Bayfield, potrei magari continuare a fare le lezioni ma non i concerti?
    St. Clair Bayfield: No, temo di no.
    Cosmé McMoon: Ma devo pensare alla mia reputazione, capisce?
    St. Clair Bayfield: Davvero? Quale reputazione? Ah, se vuole tornare a suonare il piano nei ristoranti, faccia pure. [Cosmé mugugna] Ah, Cosmé... Florence si è affezionata a lei, la paga bene, e conosce... be', conosce chiunque!
    Cosmé McMoon: Ma signor Bayfield!
    St. Clair Bayfield: E ha già cantato in decine di concerti con il "tutto esaurito", ha un magnetismo che i suoi sostenitori adorano.
    Cosmé McMoon: Lo capisco questo, ma se fosse... se invece a presenziare fosse un pubblico meno istruito degli altri?
    St. Clair Bayfield: Ha ragione, dobbiamo escludere i sobillatori e assicurarci che solo gli amanti della musica abbiano accesso. Questi eventi richiedono una preparazione molto accurata.
  • St. Clair Bayfield: Splendido parterre, come ho detto. C'è anche Cole Porter in prima fila, nientemeno!
    Cosmé McMoon: Cole Porter?!
    St. Clair Bayfield: C'è anche Tallulah Bankhead.
    Florence [sgomenta]: O mamma mia! Che cosa ho fatto? Non posso, non posso farlo, leprotto! Non posso salire su quel palco!
    St. Clair Bayfield [porgendole una sedia]: No, no, no, siediti!
    Florence: Non posso, ho commesso un grave errore!
    John Totten: Deve uscire per forza!
    St. Clair Bayfield: Un momento, prego, signor Totten!
    Florence: No, no, no, no, no!
    St. Clair Bayfield [a Totten]: Grazie, arrivederci. [a Florence] Ascoltami adesso, ascolta: quelle persone là fuori hanno visto l'orrore, hanno i corpi a pezzi e le menti a brandelli. Hanno bisogno di gioia, hanno bisogno di musica. Tu puoi guarirli, questo è il tuo scopo: ci devi credere. Fidati.
    Florence: Ma io ho paura!
    St. Clair Bayfield: Non devi, non devi! Ti ameranno!
    Cosmé McMoon: Sarà fantastica, madame Florence. Possiamo farcela!
    Florence [ride]: Jenny, mi dai la mia valigetta, per favore? E una penna?
    John Totten: Madame Florence, deve andare sul palco!
    Florence: Prima devo aggiungere un codicillo al mio testamento, perché voglio che lei riceva qualcosa quando morirò, Cosmé.
    Cosmé McMoon [commosso]: Grazie, madame Florence!
    Florence: Signor Totten, le dispiace firmare da testimone? Qui, vede? [Totten firma] Ah, bene, la ringrazio molto.
    John Totten: Si figuri. Ora la prego, può andare sul palco?!
    Florence [porgendo la borsa con i documenti a Jenny]: Jenny.
    St. Clair Bayfield: Pronta? Luci di sala, prego, signor Totten. Piccola signorina Foster, rendimi fiero. [la bacia]

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