Francesco Moraglia

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Mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia nel 2012

Francesco Moraglia (1953 – vivente), arcivescovo cattolico.

Citazioni di Francesco Moraglia[modifica]

  • Ciò su cui abbiamo fallito [citando Hannah Arendt] è il noi, il noi della politica. In un momento di emergenza abbiamo visto lo Stato; quando è stata superata la prima emergenza, è rimasta la società civile: protezione civile, parrocchie, Caritas, comunità montana. Ecco perché la grande preoccupazione è legata al fatto che la politica deve fare di più che spiegare, non deve solo dirci "pensavamo di avere risorse".[1]
  • Il presbitero o ministro ordinato, al di là del particolare ufficio che svolge nella Chiesa, esprime il suo essere specifico – ossia, il suo essere immagine di Cristo-capo a servizio della Chiesa – attraverso la carità pastorale.[2]
  • [...] la risposta alla tragedia umana di interi popoli non può essere quella dei "muri", ma quella della politica. Una politica che, una buona volta, voglia affrontare tale vicenda senza pregiudizi ideologici o ingenuo buonismo, ma con realismo. Oggi nessun Paese è in grado di rispondere da solo. [...] Ecco, allora, l'appello veramente pressante – e che dovrebbe trovare tutti coesi – alla politica europea e mondiale perché attivi a livello planetario una sorta di "piano Marshall". La politica europea, in particolare, deve trovare responsabilità, lucidità, volontà e modalità condivise, uscendo da angusti schemi e schieramenti, per regolamentare un fenomeno che tocca in modo universale non solo l'Italia ma l'intero continente europeo.[3]
  • [Sugli ingressi a pagamento nelle Chiese, fuori dagli orari di culto] Il rischio non sempre presente a tutti è che una mentalità funzionalistica si affermi in seno alla stessa comunità dei credenti e alle sue guide; l'uso improprio degli spazi sacri, soprattutto quando istituzionalizzato, facilità l'instaurarsi di tale mentalità. In tal modo, smarrita, per esempio, la capacità di percepire il linguaggio del simbolo, ci si interroga sull'uso di un edificio sacro. Non di rado succede che la mentalità funzionalistica si trasformi in mentalità imprenditoriale; fronteggiare tale tendenza e soprattutto recuperare il senso del sacro, del mistero e dell'adorazione è essenziale.[4]
  • Non possiamo davvero chiudere il cuore. [...] non è possibile ignorare e tralasciare la vastità e la portata della tragedia umana che si riversa quotidianamente sull'Italia e sull'intera Europa: l'accoglienza è un imperativo.[5]
  • Tutti sappiamo quanto sia difficile far politica oggi e anche per questo la domanda è trasversale, ossia rivolta a chi è al governo e a chi è all'opposizione sia a livello locale sia nazionale. Questa strada, insieme a quella di una reale alleanza con la società civile, costituisce un percorso da intraprendere per riuscire a riconciliare politica e cittadini e superando la scelta dell'antipolitica. (31 dicembre 2018)[6]
  • [...] il desiderio di ricentrare la vita cristiana personale e comunitaria sul Vangelo, ossia su Gesù Cristo, il Figlio eterno del Padre che, risorto da morte, dona lo Spirito per il perdono dei peccati e ci rivela e dona l'infinita misericordia del Padre. [...] Nella Chiesa vi sono realtà che vengono prima di altre e alle quali è necessario continuamente ritornare. [Battesimo e Cresima rischiano, invece, di] non occupare il posto che loro compete rispetto ad altri annunci ed altre prassi che obiettivamente vengono dopo di loro. Il rischio è che pastorale e vita delle nostre comunità si costituiscano a prescindere dagli annunci, dalle verità e prassi prioritarie e che tutto si leghi ad ermeneutiche psico-sociologiche e filosofico-culturali anziché alla Parola di Dio incentrata nel kerygma.[7]

Da Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia: "Uno sbaglio respingere, è la sconfitta della politica"

Intervista di Francesco Furlan, repubblica.it, 8 aprile 2016

  • È triste osservare che il nostro continente continui ad andare per ordine sparso e non riesca a costruire una politica comune che provi a governare, almeno in parte, questo incessante flusso di migranti. È una manifesta impotenza della classe dirigente. E la solidarietà, concreta ed encomiabile di tante persone e realtà sociali, anche ecclesiali, da sola non basta più.
  • La religione si deve poter esprimere pubblicamente e la politica non può artificiosamente separare la vita della comunità religiosa dalle strutture di cui si serve.
  • La libertà religiosa, rispettosa della coscienza altrui e delle regole del vivere civile, oggi più che mai deve essere riconosciuta, potenziata. È un valore che appartiene ai diritti primari della persona.

Note[modifica]

  1. Citato in Giacomo Galeazzi, Rischio-antipolitica, lastampa.it, 27 aprile 2012.
  2. Citato in Meditazione in occasione dell'incontro con Cleroì, maranatha.it, 29 marzo 2012.
  3. Citato in Alberto Chiara, Il patriarca di Venezia: «Serve piano Marshall». Bari digiuna e prega, famigliacristiana.it, 30 giugno 2019.
  4. Citato in Basta con le chiese a pagamento la crociata del patriarca di Venezia, repubblica.it, 5 gennaio 2013.
  5. Citato in A. Laggia, Moraglia alle parrocchie: "Non possiamo chiudere il cuore", famigliacristiana.it, 4 settembre 2015.
  6. Citato in Politica: mons. Moraglia: "un'alleanza con la società civile" per "superare l'antipolitica", agensir.it, 31 dicembre 2018.
  7. Da L'amore di Cristo ci possiede, patriarcatovenezia.it, 27 settembre 2018.

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