Francesco Saverio Brunetti

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Frontespizio di Aritmetica binomica, e diadica

Francesco Saverio Brunetti (1693 – seconda metà del XVIII secolo), matematico, accademico e presbitero italiano.

Incipit di alcune opere[modifica]

Aritmetica binomica, e diadica[modifica]

1. Unità è qualunque cosa, che per se sola si considera senz'altra cosa, o simile, o uguale, e si nota con questo carattere 1.
2. Numero è un'aggregato di unità, che può crescere senza fine. E si nota con due soli caratteri 1 Uno; ed 0 Zero.
3. Nulla è la privazione d'ogni unità espressa dal Zero.

Dell'aritmetica comune e speciosa[modifica]

La Scienza Aritmetica, come asserisce Platone in Epimenide, è la prima universale maestra d'ogni Scienza, senza di cui è impossibile, che verun'altra si apprenda. Onde Santo Agostino nel lib. 2 de libero Arbitrio concepisce non piccola ammirazione degli uomini, i quali tutti ansiosi cercano la Scienza, e negligentano quasi cosa di poco momento l'Aritmetica, quando questa est vestibulum, & quasi anima Scientiarum, come Platone la chiama nel 7. de rep. Cum hæc duo, sono parole del Santo, sint in abditissima, certissimaque veritate, plurimum miror, quare numerus vilis sis multitudini hominum, & cara Sapientia.

Frontespizio di Macchina semplicissima

Macchina semplicissima[modifica]

Molte e varie Macchine sì Idrauliche, che Idrostatiche sono state fin'ora inventate per alzar'acqua come la Tromba, la Coclea, le Rote alate, l'Altaleno, o sia Mazzacavallo, i Mantici, premendo, o rarefacendo l'aria, ed altre innumerabili, ma tutte hanno bisogno d'un agente, sia questo o l'uomo, o un'animale, o il vento, o 'l fuoco, o la corrente per farle operare, Niuna ancora ne è stata ideata, che senza veruna umana assistenza, o agente, fuorché l'acqua medesima, che dee salire, si faccia l'acqua da se stessa portare a notabile altezza, e ciò con somma facilità, e simplicità, e questo è quello, che io pretendo di manifestare ora al comune uso degli uomini, a' quali null'altro bramo, che di giovare, si forte respiciat Dominus voluntatem meam, et misereatur.

Bibliografia[modifica]

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