Franco Venturi

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Franco Venturi (1914 – 1994), storico, saggista e giornalista italiano.

Citazioni di Franco Venturi[modifica]

  • [su Francesco Mario Pagano] Uno dei maggiori scrittori e martiri dell'illuminismo meridionale. (da La rivolta greca del 1770 e il patriottismo dellʼetà dei lumi, Unione internazionale degli istituti di archeologia, storia e storia dellʼarte in Roma, 1986, p. 31)

Il populismo russo[modifica]

Incipit[modifica]

Herzen può essere considerato il creatore del populismo. Questo nacque nell'animo di lui dai suoi precoci tentativi di dar vita ad un germe socialista nella Russia di Nicola I, dalla sua intensa partecipazione alla vita intellettuale di Mosca nel periodo che precedette la rivoluzione del 1848, dalla sua adesione a questa rivoluzione in Italia e in Francia. Prima di diventare un movimento politico cioè, il populismo non si era espresso in una dottrina, ma in una vita, in quella di Herzen.

Citazioni[modifica]

  • [Pëtr Nikitič Tkačëv] In Russia egli fu tra i primissimi non soltanto a far conoscere il materialismo storico marxista, ma ad attribuire ad esso un valore politico nella polemica interna del populismo. Fu il solo a dare una coerente visione ideologica di quelle rozze esigenze che s'erano espresse nella figura di Nečaev[1]. (vol. II, p. 327)
  • [Pëtr Nikitič Tkačëv] Non riuscì mai a creare un vero e proprio movimento, ma la sua azione personale, isolata certo, ma sostenuta da una forte coerenza, sarà sufficiente per fornire al giacobinismo russo una propria fisionomia, per fare del suo blanquismo[2] se non una forza politica immediatamente efficace, certo uno dei fatti importanti nel dibattito politico degli anno '60 e '70. (vol. II, pp. 327-328)

Sul Risorgimento italiano[modifica]

  • Dimenticare volontariamente è, anche psicologicamente, una operazione impossibile e, se tentata, pericolosa per la salute dell'anima.
  • Gli uomini del XIX secolo non cercavano di dimenticare, essi furono grandi anche per questo: che ebbero una enorme fiducia nella vivacità dei morti, se così possiamo esprimerci, che fecero un enorme tentativo di vivere con loro, di vedere insieme a loro i problemi del momento.
  • Altro che «storia che ha sempre ragione». I morti risorgono volere o no, sia nelle cose (la famosa realtà), sia in noi stessi.
  • Le formule sono morte, gli involucri sono spezzati, i problemi cambiati, ma lo spirito che li spingeva dovrebbe spingere anche noi.
  • Per concludere, dunque, spezzare i miti, non per sostituirvene altri, o per metterli in soffitta una volta ridotti a pezzi, ma per vedere e prendere ciò che di eterno essi contengono.

Note[modifica]

  1. Sergej Gennadievič Nečaev (1847 – 1882), rivoluzionario russo, esponente del movimento nichilista.
  2. Auguste Blanqui.

Bibliografia[modifica]

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