Fred Reinfeld
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Fred Reinfeld (1910 – 1964), scrittore e giocatore di scacchi statunitense.
Corso completo di scacchi
[modifica]- La imperfetta esecuzione di una combinazione vincente ha fatto perdere molte partite che erano ormai vinte. In tali casi il giocatore vede lo schema vincente, compie il sacrificio vincente e poi inverte l'ordine delle mosse successive o perde di vista il punto cruciale della sua combinazione.[1]
- Ho spiegato questa partita con dovizia di particolari perché ritengo sia importante per chi apprende capire le difficoltà che può incontrare, e come dovrebbe regolarsi per risolvere i problemi pratici del gioco. Forse non sarete in grado di eseguire una difesa e un contrattacco altrettanto bene, ma la partita vi propone un obiettivo che vale la pena di raggiungere: come reagire quando il vostro avversario ha una maggiore mobilità e prospettive migliori.[1]
- L'eccessiva fiducia in se stessi induce all'errore quando si dà per scontato che il gioco continuerà ad avere un corso normale; quando non ci si premunisce contro una mossa insolitamente efficace: uno scacco, un sacrificio, uno stallo. Dopo la vittima si lamenterà: «Ma chi avrebbe mai potuto pensare a una mossa apparentemente tanto stupida?»[1]
- Il primo passo per diventare abili nel gioco di difesa è perciò quello di difendersi con spirito aggressivo. Se farete così, scoprirete delle raffinate combinazioni difensive che altri giocatori non si sognerebbero nemmeno. Con un controgioco attivo, sconvolgerete spesso un intelligente piano di attacco. Meglio ancora, sconvolgerete l'avversario.[1]
- In quasi tutte le partite di scacchi arriva un momento critico che bisogna saper riconoscere. In un modo o nell'altro il giocatore rischia qualcosa: se il giocatore sa quello che sta facendo, affronta quello che noi chiamiamo un «rischio calcolato».[1]
- Se capite la natura di questo momento critico; se vi rendete conto di esservi impegnati su una certa linea di gioco; se potete prevedere la natura del compito che vi aspetta e le difficoltà che lo accompagnano, va tutto bene. Ma se non c'è questa consapevolezza, allora la partita è perduta, e la lotta sarà inutile.[1]
Note
[modifica]Bibliografia
[modifica]- James Brady, I sei giorni del Condor (Six Days Of The Condor), traduzione di Argia Micchettoni, BUR, Rizzoli Editore, Milano 1977.
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