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Gabriella Farinon

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Gabriella-Farinon negli studi della Rai, 1967

Gabriella Farinon (1940 – vivente), attrice, annunciatrice e conduttrice televisiva italiana.

Citazioni di Gabriella Farinon

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  • [Sulle Signorine buonasera] Noi rappresentavamo, rispetto alla cultura diffusa, un modo di essere donne contemporaneo e attuale: nel modo di vestirci, pettinarci, rivolgerci al pubblico. A tutto il pubblico, dal Nord al Sud. In quel momento la Rai era chiamata a unificare il Paese da ogni punto di vista. Quindi abbiamo oggettivamente contribuito a un’evoluzione della donna sul piano del costume, credo.[1]
  • Noi stesse non ci rendevamo conto fino in fondo di cosa rappresentassimo per il grande pubblico. Per tutte noi era un lavoro come un altro: si arrivava alla Rai, si annunciava e poi tornavamo a casa ed eravamo donne normali, madri, mogli, una vita come tante. Poi, negli anni, arrivarono le copertine dei rotocalchi, le interviste. Per paradosso, mi accorgo più oggi della popolarità raggiunta in quegli anni. Molti signori di una certa età che mi fermano e mi dicono: "Ma lo sa che ero innamorato di lei...?". Ma non potevano farsi avanti allora? Naturalmente scherzo...[1]
  • Quando entravamo alla Rai firmavamo un contratto in cui si specificava che la nostra immagine era di "assoluta proprietà della Rai"... Sì, oggi sembra impossibile ma era proprio così, c’era davvero scritto «proprietà della Rai». Una volta, per una scommessa tra colleghe, chiusi i programmi indossando una parrucca nera, bionda com’ero. Mi arrivò una multa salatissima. E aveva ragione la Rai! Perché occorre avere rispetto per il telespettatore, per le famiglie, per chi ti segue.[1]

Note

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Voci correlate

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Altri progetti

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