Gemma Galgani

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Gemma Galgani in una foto del 1901

Santa Gemma Galgani (1878 – 1903), mistica italiana.

Citazioni di Gemma Galgani[modifica]

Sola con Gesù solo[modifica]

  • Gesù, questi poveri peccatori non li abbandonare. Sono pronta io a fare qualunque cosa. (2006, p. 1)
  • Amore vuole amore; fuoco vuole fuoco. (2006, p. 3)
  • Soffrire insegna ad amare. (2006, p. 8)
  • Sono così forti i lacci del tuo amore che io non posso uscirne... Lasciami pure la libertà: io ti amerò dappertutto, io ti cercherò sempre. (2006, p. 10)
  • Gesù è tutto e io nulla, ma una volta ci voglio uscire dal mio nulla, e voglio andare tutta in mezzo a Gesù, e Lo voglio amare tanto tanto; non vo' più essere in me stessa, vo' stare dentro di Gesù. (2006, p. 11)
  • O Gesù, come ci stai nell'angusta cella del mio cuore? Ci stai bene? Dilata il petto mio, perché non più bastante a contenerti... (2006, p. 30)
  • Se tutti gli uomini si studiassero di amare e conoscere il vero Iddio, questo mondo si cangerebbe in un Paradiso. (2006, p. 47)
  • Gesù, Gesù, fammi prender parte a tutti i tuoi dolori. Soffrire amando, soffrire per Gesù che si ama, e morire soffrendo per Gesù. (2002, p. 119)

Gli angeli[modifica]

  • Mi dette un po' di forza, e poi io internamente avevo paura, e lui diceva: «Non temere: sono Gesù di padre Germano». Mi raccomandò poi da sè, senza che io ci pensassi neppure, di padre per madre Maria Teresa di Gesà Bambino, perchè è in Purgatorio e soffre tanto. Gesù la vuole presto con sé, mi pare. (1-2 agosto 1900. (p. 196)
  • Eccomi a sabato, è il gironio per me destianato a vedere la Mamma mia, ma che dovrò sperare? Infine sono giunta anche a stasera. Mi metto per recitare la corona dei dolori; sul primo mi ero abbandanota, vale a dire mi ero rimesa al volere di Dio, di passare anche quel sabato senza vedere la Madonna dei Dolori, ma [a] Gesù gli bastò l'offerta del sacrifizio e mi contentò. Non so a che punto della corona, mi sentii raccogliere internamente; al raccoglimento, come sempre, successe ben presto che mi andò via il capo, e, senza avvedermene, mi trovai dinanzi (mi parve) la Madonna dei Dolori. Al primo vederla, mi fece un po' di paura; feci di tutti per assicurarmi se era veramente la Mamma di Gesù: mi dette ogni segno per acccertarmi. Dopo qualche momento, mi sentii tutta contenta; ma fu tanta la commozione che mi prese nel vedermi così piccola davanti a lei, e tanta la contentezza, che non potei pronunziare parola, altro che ripetutamente il nome di «mamma». Lei mi guardava fisa fissa, rideva, si avvicinò per accarezzarmi e mi diceva che mi calmassi...Mi lasciò dicemdomi che mi andassi a riposare. Obbedii prontamente: in un secondo fui a letto e non tardò a venire; allora mi quietai. (4 agosto 1900, p. 199)

Citazioni su Gemma Galgani[modifica]

  • Fatto voto di castità e vestitasi quasi da monaca, con un mantello e un curioso cappello che ne mortificava la bellezza, tentò più volte di farsi ammettere in un monastero ove rifugiarsi e che sostituisse i genitori e la famiglia perduti – «sono senza babbo, senza mamma e senza quattrini e non ho chi mi aiuti», scriveva – ma incontrò costantemente rifiuti, anche per la diffidenza che suscitavano il suo spinto misticismo e le manifestazioni psichiche e fisiche cui era soggetta. Era, infatti, entrata in una intensa fase di doni spirituali: estasi, locuzioni divine, illuminazioni, apparizioni celesti, unione con Dio, partecipazione alla Passione, visite dell'angelo custode e del futuro santo passionista Gabriele dell'Addolorata, matrimonio mistico. (Marina Caffiero)
  • Gemma rappresenta un modello di santità femminile otto-novecentesca che si sviluppa in parallelo con il tipo, prevalente all'epoca, della santità attiva, impegnata nell'assistenza e nell'istruzione. Complementare a quel modello è presente però anche una esperienza femminile mistica, visionaria, contemplativa, adolescenziale, spesso laica, segnata dall'esperienza della malattia e soprattutto dalla missione vittimaria, espiatrice dei peccati dell'umanità per placare la collera divina. (Marina Caffiero)

Bibliografia[modifica]

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