Getúlio Vargas
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Getúlio Dornelles Vargas (1882 – 1954), avvocato e politico brasiliano.
Citazioni di Getúlio Vargas
[modifica]- È più difficile affrontare un asino in malafede che un uomo intelligente altrettanto in malefede.
- É mais difícil tratar com um burro de má-fé do que com um homem inteligente também de má-fé.[1]
- È tutta la politica del Brasile che deve essere riformata: tutta l'amministrazione del Paese è da rinnovare. Noi vogliamo lottare contro gli sperperi e contro i saccheggi, contro certi metodi infami e certi abusi scandalosi. Noi vogliamo fare una politica di probità e di riorganizzazione.[2]
- Il Brasile è forte abbastanza per difendersi sia dagli attacchi che gli son mossi sia dalla porta principale come quelli provenienti dalla porta di servizio.[3]
- Lascerò la presidenza solo da morto.[4]
- I miei amici sono più pericolosi dei miei nemici poiché un nemico può sempre diventare un amico.[5]
Lettera di suicidio
da Appassionata autodifesa nel testamento politico, La Stampa, 25 agosto 1954
- Ancora una volta le forze e gli interessi che sono contro il popolo sono stati coordinati e scatenati contro di me. Essi non mi accusano: mi insultano; non mi combattono, mi calunniano; mi negano il diritto di difendermi. Essi devono far tacere la mia voce ed ostacolare la mia azione, in modo che io non possa continuare a difendere il popolo, come ho sempre fatto, specialmente gli umili. Sto seguendo il destino che mi è stato imposto.
- Non posso dare altro che il mio sangue. Se gli uccelli da preda vogliono il sangue di qualcuno e vogliono continuare lo sfruttamento del popolo brasiliano, offro la mia vita in olocausto. Io cerco questo mezzo per essere sempre con voi. Quando sarete umiliati, sentirete l'anima mia soffrire al vostro fianco. Quando la fame busserà alla vostra porta, sentirete nel vostro cuore l'energia di continuare a combattere per voi stessi e per i vostri figli. Quando sarete maltrattati, mi sentirete soffrire al vostro fianco. Il mio sacrificio vi terrà uniti ed il mio nome sarà la vostra bandiera.
- Io sono stato lo schiavo del popolo, ed oggi mi libero per la vita eterna. Ma il popolo di cui io sono stato lo schiavo, non sarà lo schiavo di nessuno.
- Odio, infamia e calunnia non sono riusciti a piegare il mio spirito. Vi ho dato la mia vita ed ora vi offro la mia morte. Io non temo nulla. Serenamente, faccio il primo passo sulla strada dell'eternità ed abbandono la vita per entrare nella storia.
Citazioni su Getúlio Vargas
[modifica]- Il suo Estado Novo ricorda i progetti corporativi del regime fascista, ma filtrati attraverso la mediazione di Salazar. (Sergio Romano)
- Dopo la morte di Vargas, non vi era stato alcun cambiamento e, in verità, nulla è ancora mutato in Brasile, ma il getulismo, come il peronismo in Argentina, lasciò tracce che difficilmente potranno essere cancellate. L'essenziale sta nel fatto che non è più possibile ignorare del tutto le masse.
- Getulio adulava i nemici e ignorava gli amici.
- Getulio ha senza dubbio promesso molto e mantenuto poco. Inoltre, la sua legislazione sociale era applicabile soprattutto nelle città e per nulla affatto nelle campagne, dove la sorte dei lavoratori agricoli era tale che sarebbe stato necessario migliorarla prima di ogni altra. Ma, per il Brasile del 1930, si trattò di una rivoluzione.
- L'unica cosa che interessava Vargas era il potere.
- Quel passionale aveva avuto un solo ardente desiderio: il potere. Il sentimentale che non aveva mai ceduto ai suoi affetti scopriva, al crepuscolo della vita, la solitudine e il tradimento.
- Robusto, il viso glabro, un naso arcuato sormontato da occhiali di metallo, lo sguardo penetrante, Getulio parlava poco e sorrideva molto.
- È stata forse l'ampiezza stessa del successo a perdere Vargas. La sua ultima incarnazione, di laburista all'inglese o alla scandinava, aveva suscitato in tutto il Brasile grandi speranze, che egli purtroppo ha rapidamente deluso.
- Il regime di Vargas [...] ha dato un impulso non trascurabile al rapido sviluppo dell'economia nazionale. Appunto per ciò, molto probabilmente, ha urtato contro resistenze di potenti interessi costituiti, ai quali hanno prestato ottimo motivo d'intervento le colpe e gli errori, non lievi, del Presidente e dei suoi seguaci.
- Vargas aveva distrutto un sistema dominato dai grandi proprietari fondiari, che poggiava economicamente sul reddito delle esportazioni agricole; di contro aveva stimolato l'industrializzazione, oltre ad attuare un vasto corpo di riforme sociali.
- Vargas, insomma, sosteneva brillantemente la parte di «padre dei poveri» che si era scelto, forse in ricordo delle sue origini di gaucho, quasi volesse governare il popolo alla pari di un gregge, che il padrone sorveglia con occhio benevolo, lieto di vederlo prosperare sotto la propria guida. Il paternalismo autoritario quindi era la vera e unica dottrina politica cui Vargas aderiva: poco gl'importava poi delle forme esteriori, delle quali di volta in volta la rivestiva.
Note
[modifica]- ↑ (PT) Da Diário: 1937-1942, Siciliano, San Paolo del Brasile, 1995, p. 45. ISBN 9788522501908
- ↑ Citato in A colloquio con Getulio Vargas, La Stampa, 20 novembre 1930
- ↑ Citato in Forti dichiarazioni di Getulio Vargas, La Stampa, 12 novembre 1941
- ↑ Citato in Getulio Vargas si spara al cuore per non sopravvivere alla sconfitta, La Stampa, 25 agosto 1954
- ↑ Citato in M. Niedergang, Le 20 americhe latine, traduzione di Roberto Ortolani, Garzanti, 1964, p. 61.
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