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Giacomo Meyerbeer

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Giacomo Meyerbeer fotografato da Nadar (1864)

Giacomo Meyerbeer (1791 – 1864), compositore tedesco.

Citazioni su Giacomo Meyerbeer

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  • L'originalità è il marchio, la divisa d'ogni produzione di Meyerbeer. Le sue note sono calda e vera poesia, un'ispirazione perenne: tutto con esse dipinge, anche gli oggetti soltanto visibili. La notte, il sonno, la solitudine, il silenzio, la burrasca, la calma prestano i colori ai suoi quadri. (Francesco Regli)
  • Roberto il Diavolo (denominazione ormai officiale dell'opera [di Meyerbeer]), fu una seria caricatura del romanticismo, adatta più che mai a spandere una luce distruggitrice della dissennatezza intollerabile di tutte le tendenze del nuovo genere di letteratura. Ciò che il compositore di musica fece con cotesto libretto è tutto grandioso, sublime, incomprensibile; nessun altro maestro, nessuna altra musica sarebbero stati in grado di compiere lo stesso con vitalità tanto inestinguibile. (Hermann Mendel)

Citazioni in ordine temporale.

  • Gli Artisti che a' dì nostri tengono lo scettro della Musica e colle loro creazioni occupano gli animi della Società vivente sono il Mercadante, il Meyerbeer e il Verdi.
  • In mezzo di un Popolo che ha coteste tradizioni e di una Scuola che risveglia i vecchiumi del Medio-Evo nasce il Meyerbeer; di guisa che dall'atmosfera che lo circonda trae la potenza e l'attitudine a colorire il Dramma romantico ed a produrre una Musica starei per dire infernale.
  • Nell'Opera [Roberto il diavolo] del Meyerbeer incontrasi l'armonia delle forme e dei generi più opposti. Dallo sbevazzare e dal giuocare sino al nobile canto d'Alice ed alla tenera e gentile cavatina d'Isabella; dalla danza infernale sino all'amoroso folleggiare; e il sacro, il profano e il diabolico sono gli elementi che cozzano in questa Musica sintetica. È l'Inferno che invade la Terra, è la Terra che porge la mano al regno dell'eterna Notte, ed è il Cielo che frapponendosi illumina la Terra e rompe l'amplesso che stava per istringersi. Guerrieri, Monaci, Demoni, Angioli, tutti vengono sulla scena.
  • Forse il Meyerbeer è il mio Uomo moderno? No. La sua Musica, moderna perché determinatrice, è ancora antica per essere dipintrice delle tradizioni del Medio-Evo e però romantica e fantastica. Essa spira ancora certo brutto puzzo estraneo a noi uomini moderni, i quali oramai fatti adulti ed usati al Pensiero pare che vogliamo sulla scena passioni possibili, ed il grato odore di muschio che manda la Margherita Gautier.

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