Giovanni Battista Spotorno

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Giovanni Battista Spotorno (1788 – 1844), storico e letterato italiano.

Storia letteraria della Liguria[modifica]

  • Il Frugoni, benché poeta del teatro di corte, non volse mai l'animo seriamente alla poesia drammatica: solo ebbe a racconciare, tradurre, od improvvisare in certo modo i drammi, che dovevano servire alle scene regali. Non osò provarsi nell'epopeja; e quando scrisse un canto per quel nojoso poema del Bertoldo, fece intendere a tutti che indarno avrebbe tentalo di emulare il Tassoni o il Forteguerri. (tomo V, p. 52)
  • Amicissimo fu eziandio [Giovanni Bartolomeo Casaregi] al gran Salvini[1]; ond'è che volendosi stampare dal Cornino la versione de' Paralipomeni di Quinto Calabro[2], opera postuma di quel fiorentino, ebbe il Casaregi l'incarico di ripulirla ed assettarla per la stampa. Lo stile del nostro poeta è puro, soave, armonioso, e ben si vede ch'egli fu nodrito alla scuola del Petrarca e degli altri migliori. La gravità delle Canzoni, la bizzaria de' Sonetti polifemici, la viva leggiadria degli altri Sonetti, la elegante versione e, alcuna volta, parafrasi de' Proverbj di Salomone, gli meritarono il plauso dall'Italia [...]. (tomo V, p. 57)
  • [...] chi sente il bello poetico, chi non va dietro alla voce della moltitudine; ma sì alla severa estimazione de' pochi, terrà sempre il Casaregi per poeta migliore, se non maggiore, del [Carlo Innocenzo] Frugoni. Ed io posso attestare di avere udito e in Roma e in Bologna, letterati di gusto squisito, asserire, che i lirici sommi del sec. XVIII sono quattro senza più; Manfredi, Ghedini, Franc. M. Zanotti, e il nostro Casaregi. E se il cav. Maffei dimenticò di ricordarlo nella Storia della Letteratura Italiana, noi diremo, che in tre tometti mal si racchiude la letteratura di una grande e dotta nazione. (tomo V, p. 57)
  • Fu dunque il Baliani non tanto un buon fisico, come attesta il Montucla, non tanto un insigne geometra, secondo che dice il Nelli, ma fu discopritore della celebre nuova teoria sulla caduta de' gravi, trovata similmente e nel tempo stesso da Galileo; e sopra sì fatta dimostrazione portò le sue indagini, ove niuno aveva immaginato condurle. (tomo V, p. 90)

Note[modifica]

  1. Anton Maria Salvini (1653 – 1729), grecista italiano.
  2. Quinto Smirneo, noto anche come Quinto Calabro, poeta greco antico del III secolo.

Bibliografia[modifica]

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