Giovanni Giacomo Pierantoni

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Diverse operationi d'aritmetica, frontespizio

Giovanni Giacomo Pierantoni (XVII secolo), matematico italiano.

Diverse operationi d'aritmetica[modifica]

Incipit[modifica]

È l'Aritmetica (o miei Signori) insegnatrice dell'Abaco, volgarmete detta da far conti; ed io per me non credo d'haver fatto mai così bene i miei conti, quanto hora che presento alle Signorie vostre quest'Opera. Perche se ella dà ben spesso in Zero, che vuol dir niente, non ricerca per sua difesa, che un'esercito di penne contro lo schierato campo di lingue calunniatrici.
Nè credete (o Protettori) che sia di biasimo la difesa, del niente; perche in ciò si pareggia quasi la Divinità, dalla quale solo il nulla riconosce l'essere del tutto.

Citazioni[modifica]

  • Non si deve mai biasimare colui (essendo anzi degno di lode) che da se stesso accusa il suo fallo; poiche nell'huomo la base della perfettione vien detta (se non m'inganno) il conoscimento de' proprij difetti. (A' Lettori, p. V)
  • Termino col raccordar loro, che il Sole è bello, perche è solo; e chi legge questo mio Libro, perche è solo, è conseguentemente un Sole; e s'egli è tale non potrà questa mia opera, oscura, e caliginosa, per l'oscurità del mio dire, e caligine del mio poco talento, non potrà (dico) non esser'illuminata da lui; E questo mi basta. (A' Lettori, p. VII)

Bibliografia[modifica]

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