Giovanni Paolo Lomazzo

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Giovanni Paolo Lomazzo

Giovanni Paolo Lomazzo, talvolta anche Gian o Giovan Paolo (1538 – 1592), pittore e trattatista italiano.

Incipit di Della forma delle muse, cavata da gli antichi autori greci, et latini, opera vtilissima a pittori, & scoltori[modifica]

Come non è soggetto in cui soglia e più sovente, e con maggiore studio adoprar l'arte sua ogni Pittore, e Scoltore industre di quello delle nove Muse, per esser soggetto fra tutti e nobilissimo, e vaghissimo a vedere: così niuno per aventura, è da ciascun di loro meno inteso, e conosciuto. Chiara pruova di ciò possono esserci tante pitture, & scolture di Muse non sol moderne, mà anco antiche, nelle quali si vede per lo più non esser servata la vera, & propria forma loro, quale da buoni auttori ci è descritta.

Citazioni su Giovanni Paolo Lomazzo[modifica]

  • Nella Galleria di Brera vi è il suo ritratto, fatto da lui stesso, con viso giovane, roseo, sorridente, colla persona avvolta nell'abito dei soci dell'accademia, della quale era abate, ossia presidente, della Valle di Bregno, stanza amena e tranquilla di gente pastorale ai piedi del boscoso Lucomagno. Se il Lomazzo fosse vissuto di più alla luce del mondo, e avuto avesse il tempo, com'ei sospirava cieco, d'esprimere l'arte co' suoi veri colori: chi sa se non sarebbe salito molto in alto e raggiunto il valore dell'ammirato suo zio Gaudenzio Ferrari[1]. (Giuseppe Merzario)

Note[modifica]

  1. Gaudenzio Ferrari (fra il 1475 e il 1480 – 1546), pittore e scultore italiano.

Bibliografia[modifica]

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