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Giuditta Tavani Arquati

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L'eccidio della Famiglia Tavani Arquati (Carlo Ademollo, 1880, Museo del Risorgimento di Milano)

Giuditta Tavani Arquati (1830 – 1867), patriota italiana.

Citazioni su Giuditta Tavani Arquati[modifica]

  • Erano quaranta, e da tre ore combattevano essi in Trastevere sostenendo l'urto di seicento zuavi. Giuditta Tavani, bella e forte donna trasteverina, li animava con l'esempio e col grido di Viva l'Italia; ma quando le cartuccie mancarono, quando da ogni parte si videro stretti e percossi, allora quei quaranta votati alla morte si ritrassero nella casa rimpetto difendendosi pur sempre coi pugnali e coi calci dei fucili.
    Gli zuavi gl'inseguirono. Ritta e impavida sulla porta, col braccio alzato come un simulacro di antica Dea in atto di maledire, stava Giuditta Tavani. Si sarebbe detto che gli assalitori avrebbero sentito rispetto per quella matrona che pareva allora allora avesse abbandonato il suo piedistallo di marmo di uno dei musei del Campidoglio e fosse corsa in istrada a tutelare il nome romano.
    Invece un di quei vigliacchi, un nobile, parmi, certo Franchinet, le ruppe il seno; e tanto furon feroci quei colpi, che il ferro, attraversata la donna, s'infisse sfavillando nel muro. Di quel manipolo d'eroi non uno fu risparmiato; il papa voleva l'esterminio, e i suoi francesi sterminarono; poi camminando su pe' morti e su gli agonizzanti, sedettero a tavola e mangiarono e bevvero di ciò che la povera martire aveva fatto ammannire pel desinare di famiglia!
    Ma è proprio possibile? – È autentico. (Leopoldo Barboni)

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