Giuseppe Lipparini

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Giuseppe Lipparini

Giuseppe Lipparini (1877 – 1951), critico letterario, poeta, scrittore e traduttore italiano.

Citazioni di Giuseppe Lipparini[modifica]

  • [Matera] È senza dubbio una delle più pittoresche d'Italia, degna veramente di essere conosciuta di più.[1]

Il signore del tempo[modifica]

Incipit[modifica]

Quando il professore Antonio Schwarz entrò nella vasta sala dell'Accademia delle Scienze di Oppendorf, un mormorio di soddisfazione corse per i banchi dove sedevano gli accademici in pompa magna e per le file delle seggiole dove il pubblico era gremito.

Citazioni[modifica]

  • – Spesso, – rispose il professore, – le cose più facili sono le più difficili a scoprirsi. A chi non pare oggi naturalissimo il ragionamento che condusse Colombo alla scoperta dell'America? Ma il grande navigatore dovette il suo trionfo più al capriccio di una regina, che al valore delle proprie ragioni. (cap. IV, p. 39)
  • L'uomo che deve avere un duello vive tranquillo ed ha l'animo spavaldo fino a che, pure contro la sua stessa volontà, un poco di speranza di evitarlo gli rimane. Ma quando la cosa è certa, le spavalderie cadono per incanto, e il cuore gli trema. (cap. VI, p. 56)
  • La società umana, nelle relazioni giornaliere fra gli uomini, è fatta di compromessi, di viltà meschine, e di debolezze nascoste. Alcuni si conducono con amabile ironia, altri con ossequio di tutto e di tutti, pochi con franchezza ruvida e sincera. Ma tutti hanno qualche cosa da nascondere, qualche cosa da tener lontano dagli occhi e dalla conoscenza altrui. (cap. VIII, p. 90)
  • – Questo – pensava egli – è il destino dei grandi inventori. I loro meriti da principio sono vituperati. Anzi accade spesso che siano riconosciuti solo dopo la morte. (Professore Schwarz: cap. XI, p. 115)
  • – Gli uomini sono meschini – egli diceva, rivolgendosi al diletto Martino. – Non appena il loro vantaggio e le loro misere brighe lo richiedono, essi non esitano ad andar contro alla verità. (Professore Schwarz: cap. XI, p. 115)
  • [...] la scienza è un sacerdozio, ed ha, come la religione, i suoi martiri e le sue battaglie. (Professore Schwarz: cap. XIV, p. 152)

Citazioni su Giuseppe Lipparini[modifica]

  • Il Lipparini vive nell'atmosfera autentica e nativa della sua fantasia: atmosfera debole, ma non viziata, che nutre fiori diafani e di odore un po' sciapo, ma non fiori di carta che un profumiere abbia immersi in essenze. S'intende che il Lipparini è un parnassiano, ma forse il migliore di quanti in Italia abbiano aspirato a questo titolo, l'unico che si possa ricordare con onore quando si discorra di quel tipo d'arte cui Anatole France deve la sua rinomanza europea. (Giuseppe Antonio Borgese)
  • Questo buon sangue letterario, ma rinvigorito dal secolo, circola nell'arte di Giuseppe Lipparini. Escogitare il nuovo; almanaccare, poniamo caso, novelle stravaganti come un Hofmann[2] o un Poe gli parrebbe insolente. Ricama tranquillamente un angolo di quell'eterno arazzo dell'arte classica e classicheggiante, alzando di tanto in tanto gli occhi per sorprendere una movenza o per carpire un piccolo segreto di stile. Non ha cure politiche, né religiose né morali; non osa rifare la patria né redimere la plebe. Vuole raggiungere una bella forma armoniosa e schietta. (Giuseppe Antonio Borgese)

Note[modifica]

  1. Da Divertimenti, C. Signorelli, 1930, p. 66.
  2. Ernst Theodor Amadeus Hoffmann.

Bibliografia[modifica]

Altri progetti[modifica]