Giuseppe Moleti
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Giuseppe Moleti (1531 – 1588), scienziato italiano.
Citazioni su Giuseppe Moleti
[modifica]- Inseritosi facilmente nel ricettivo ambiente veneziano, era entrato in contatto non solo con molti maestri delle arti meccaniche ma anche con alcuni prestigiosi esponenti di quelle liberali, ritrovando anche vecchi discepoli come Giuseppe Moleti che matematico, astrologo e precettore alla corte dei Gonzaga, poi docente di astronomia allo studio di Padova, si era anche cimentato nella traduzione della Geografia di Tolomeo. (Piero Camporesi)
- L'anno 1555, alli 21 di febrario, mi partì dalla gloriosa città di Napoli del Reame per andar nella santa città di Roma, e così circa il mezo giorno mi imbarcai con grandissimo dispiacer de gli amici miei. E per riconsolarne alquanti vi lasciai il sapientissimo e prudentissimo giovane messer Ioseffo Moleto Messinese... in quel tempo mio discepolo, acciò ne medicasse alcuni che erano vessati da diverse infermità. E così col nome di Dio e di san Domenico mio protettore e advocato, mi partì da Napoli e andai a Roma. (Leonardo Fioravanti)
- Laggiù aveva lasciato un piccolo gruppo di allievi fra cui il messinese Giuseppe Moleto che lo aveva seguito quando era salpato dalla Sicilia. «Quel vostro messer Iseo Moleto ciciliano», gli comunicava in quella stessa lettera Zavaglione, «si andò a partire di Napoli che averia guadagnato lo munno, se vi fosse stato». Trapiantato al Nord, questo «sapientissimo» allievo entrato alla corte dei Gonzaga in qualità di medico e astrologo era poi passato nella città dei Dogi dove – ricordava Fioravanti che gli indirizzerà una breve lettera sopra i rapporti ricorrenti fra medicina, astrologia e matematica nel Compendio di tutta la chirurgia – «ora in Venezia è uomo di grandissimo conto e dottor e lettor celeberrimo». (Piero Camporesi)
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