Calvario
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Citazioni sul Calvario o Golgota.
- Credo nel Golgota perché lì fu celebrato il sacrificio di un giusto, di un debole, di un povero. Quel sacrificio si ripete ogni giorno ed è il vero ed unico peccato del mondo: il sacrificio, la sopraffazione, l'umiliazione del povero, del debole, del giusto. Il Golgota raffigura il peccato del mondo. (Eugenio Scalfari)
- Giungiamo così al terzo e ultimo monte della Bibbia. Il monte che ora citeremo, quasi inesistente dal punto di vista orografico, è un punto di passaggio obbligato per noi cristiani: si tratta infatti del Golgota, del Calvario. Un monte che di sua natura è, come abbiamo detto, irrilevante – chi è stato a Gerusalemme sa che il monte è inglobato ormai all'interno della basilica del Santo Sepolcro –: si tratta di uno sperone roccioso di sei o sette metri, chiamato Golgota, in aramaico "cranio", probabilmente per la sua forma tondeggiante, o forse perché lì vicino c'erano le sepolture dei condannati a morte. (Gianfranco Ravasi)
- Il Golgota rappresenta il peccato del mondo. A volte la Chiesa si occupa di troppi peccati e non tutti nella Chiesa sanno e sentono che quello è il solo, vero peccato: la sopraffazione, l'umiliazione, il disconoscimento del proprio simile tanto più se è debole se è povero se è escluso. E se è un giusto. Uno che non farebbe mai cose che umiliano la dignità della persona. Il Golgota dovrebbe essere l'inizio di un percorso penitenziale che dura tutta la vita. (Carlo Maria Martini)
- Signor dio: patre & figliolo de dio: | redemptor del mondo: & humana guida | a chi di te se fida | col cor contrito: humile: & ben confesso. | Eccomi per tua gratia: eccomi adesso | a pianger conducto el mio peccato | in questo sancto lato | che tantanni veder brama el mio core. | Eccomi iesu dolce mio signore | a suspirar conducto in questo tondo | che lo mezo del mondo: | et di terra la piu beata parte. (Santo Brasca)