Greg Louganis

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Greg Louganis

Greg Louganis (1960 – vivente), ex tuffatore statunitense.

Citazioni di Greg Louganis[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Ero un morto che cammina, uno destinato al cimitero. Nell'88, sei mesi prima dei Giochi di Seul mi dissero che ero sieropositivo, non si sapeva ancora molto sul contagio dell'Aids. Però tutti morivano. Vivevo nel terrore, ero omosessuale, ma lo nascondevo. Pagavo cash tutte le medicine, non volevo risultassero sulla mia assicurazione, qualcuno lo avrebbe spifferato alla stampa. Avevo paura di perdere contratti, sponsor, e mi facevo umiliare nelle relazioni sentimentali. Ero bravo a tuffarmi, per il resto mi facevo male ovunque, un disastro.[1]
  • Ho precorso i tempi anche come vittima: sono adottato, mio padre samoano aveva la pelle scura, e così alla fermata dell'autobus venivo preso di mira dagli altri ragazzi. Mi gridavano frocio e scemo. A scuola ero dislessico, ma non esisteva ancora questa parola, così per tutti ero ritardato. Ero così irrisolto che a casa misi le mani addosso a mia madre, che amavo, e così mi toccò il riformatorio. I tuffi sono stati una liberazione, ma il problema ero io. Non mi stimavo, mi affidavo agli altri.
  • Dal mio ritiro nell'89 l'ambiente dei tuffi [...] mi ha isolato, tenuto alla larga. Ero appestato.[1]
  • A Pechino nel 2008 quando il tuffatore australiano Matt Mitcham ha vinto l'oro dalla piattaforma il commentatore tv dell'Nbc ha preferito sorvolare sul fatto che lì inquadrato ci fosse il suo compagno. Ora non è che sia necessario appiccicare l'etichetta di tuffatore gay, ma nemmeno omettere o far finta di niente. Tra l'altro Mitcham aveva liberamente dichiarato la sua sessualità prima dei Giochi e forse il suo coraggio avrebbe potuto spronare anche altri a non considerarsi poveri reietti.[1]
  • Bravi e freddi [i tuffatori cinesi]. Macchine perfette. Automi. Potrebbero anche mettere dei robot lassù. Vogliamo questo? Mitcham ha dimostrato che sono battibili, che l'arte vince sempre sul perfezionismo. Io voglio vedere una traccia d'emozione, un filo di personalità. Salvo solo la vecchia tradizione, Gao Min e Guo Jingjing, due donne. Loro sì erano uno spettacolo che meritava.[1]

Citazioni su Greg Louganis[modifica]

  • L’ultima mia Olimpiade era Montréal nel 1976, quando l’avversario per eccellenza era il giovane Greg Louganis: tuffatore di un'altra epoca, che faceva già allora una serie più competitiva della mia. Era un po' come il passaggio del testimone da un atleta ormai arrivato al giovane talento emergente. (Klaus Dibiasi)

Note[modifica]

  1. a b c d Citato in Greg Louganis "Sono un sopravvissuto ora sposo il mio compagno", Repubblica.it, 19 luglio 2013.

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