Hong Kong

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Vista di Hong Kong da Victoria Peak

Citazioni su Hong Kong.

Citazioni[modifica]

  • A Hong Kong c'è un agglomerato di umanità che va oltre ogni più fervida immaginazione. Il quartiere di Kowloon vanta una densità demografica quattro volte superiore a quella del centro di New York. È praticamente impossibile non inciampare nella propria anima gemella. (P.J. O'Rourke)
  • Cosa succede in una delle città di sette milioni di abitanti, presidio di espatriati da tutto il mondo, di giovani e pacifici ribelli al diktat di Pechino e di banchieri, cacciatori di denaro e di affermazione sociale? Succede che tutto si mescola e tutto si amalgama. Che l'aria vibri di un'energia quasi incontenibile e ci si senta pronti a ogni sorta di sfida [...]. Hong Kong è oggi più che mai la «New York d'Oriente», dove tutto è possibile. In ogni suo angolo: dal cuore finanziario e commerciale, tra Central e Causeway Bay, dentro e fuori i lussuosi shopping mall come il Landmark, l'Ifc e l'Hysan Place. Dall'underground sgarrupato che piace ai ragazzi di Occupy e ai bohemienne europei, tra Pok Fu Lam e i capannoni industriali di Aberdeen dove, nelle cucine private, i nuovi chef testano i menu influenzati dalla Third culture generation, ovvero quel mix di Asia, Europa e America sbocciato e cresciuto a Hong Kong.[1]
  • Hong Kong è il faro della speranza per la democrazia in Cina. Se questo faro cade e si spegne, la Cina entrerà in un'epoca buia. (Dalù) [2]
  • Hong Kong, ovvero la Cina vista dal buco della serratura. (Ennio Flaiano)
  • La gente non cerca altro divertimento che il sesso in questa città. Mio zio dice che è tutta colpa del clima. Il principe, invece, dice che è la magia. (Vanessa)
  • Prima che il regime comunista prendesse il potere nella grande Cina, Hong Kong era una città di poco più di un milione di abitanti. Oggi ne conta quasi cinque milioni. L'aumento è dovuto in prevalenza del flusso di profughi cinesi che vi si sono riversati nonostante il filo spinato e le guardie confinarie poste per fermarli. (Richard Nixon)
  • Questo paese non è fatto per una donna bianca. Il clima sembra una forza che ti costringe ad allargare le cosce, e diventi una gatta in calore che cerca il maschio. E i maschi qui [...] sono tutti sfruttati al massimo, quelli che valevano qualcosa; come montoni. I primi tempi il gioco è molto divertente, ma dopo un po' anche il maschio ti viene maledettamente a noia, non riesce a riempirti più nemmeno una serata. Allora, se un uomo ti si avvicina, ti viene il vomito. E per non annoiarti, cominci con le donne. (Vanessa)

Jean Cocteau[modifica]

  • Hong Kong è simile alla Hong Kong notturna. Più misteriosa forse sotto quel sole che esalta le réclames multicolori, il bronzo roseo rosso nel quale è scolpito il popolo e la cornice dei quadri nei quali vive.
  • Hong-Kong è il drago. Ondeggia e si impenna e si tuffa e si attorciglia con tutti i viali irti di vie traverse, di mercati che sono viuzze, di vicoli ciechi equivoci e di scale a picco. E sembra che tutte quelle vie, quei viali, quelle viuzze, quei vicoli ciechi, quei mercati, quei gradini aspettino una processione religiosa, siano imbandierati per qualche festa spaventosa, che conducano al patibolo di un re.
  • La magnificenza sordida e la pompa teatrale di Hong Kong sono di gan lunga superiori allo spettacolo che offrono le città cinesi della penisola. In confronto ad esse Rangoon, Penang lasciano un ricordo di grandi villaggi, di mercati di pulci.
  • Scenario mobile, alle cui sorprese nessun regista, anche geniale, può aspirare.

Note[modifica]

  1. Da Come brilla la New York d'Oriente, di Valentina Giannella e Lucia E. Maruzzelli; Panorama, 12 gennaio 2017, p. 82.
  2. Da ACI Stampa: Dalù il giornalista che ha raccontato Piazza Tienanmen ora è cattolico e vive in Italia di Angela Ambrogetti, 26 giugno 2020.

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