Ignazio IV Hazim

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Ignazio IV Hazim

Ignazio IV Hazim, al secolo Habib Hazim (1921 – 2012), patriarca greco-ortodosso di Antiochia.

Citazioni di Ignazio IV Hazim[modifica]

  • L'evento pasquale, avvenuto una volta per sempre, come diventa nostro oggi? Precisamente mediante colui che ne è l'artefice fin dall'origine e nella pienezza del tempo: lo Spirito Santo. Egli è la presenza del Dio con noi, "unito al nostro spirito" (Rm 8, 16).
    Senza di Lui Dio è lontano, Cristo rimane nel passato, l'Evangelo è lettera morta, la Chiesa è una semplice organizzazione, l'autorità è una dominazione, la missione è propaganda, il culto è un'evocazione e l'agire cristiano una morale da schiavi...
    Ma in Lui e nell'inscindibile "sinergia" (con Lui), il cosmo è sollevato e geme nel parto del Regno, l'uomo è in lotta contro la carne, Gesù Cristo Signore Risorto è presente, l'Evangelo è potenza di vita, la Chiesa significa "koinonia" (comunione) trinitaria, l'autorità è un servizio liberante, la missione è una Pentecoste, la liturgia è memoriale e anticipazione, l'agire umano è deificato.[1][2]

Note[modifica]

  1. Dal discorso alla IV Assemblea generale del Consiglio ecumenico delle Chiese, Uppsala, luglio 1968, ora in La Resurrezione e l'uomo d'oggi, traduzione a cura del Circolo Koinonia-Comunione di Roma, AVE, Roma, 1970; citato in Giacomo Canobbio, Piero Coda, La teologia del XX secolo. Un bilancio. Prospettive pratiche, vol. 3, Città Nuova, Roma, 2003, p. 277.
  2. Brano attribuito anche ad Atenagora di Costantinopoli.

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