Il giorno della Shoah
Il giorno della Shoah
Titolo originale |
Il giorno della Shoah |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2010 |
Genere | drammatico |
Regia | Pasquale Squitieri |
Sceneggiatura | Pasquale Squitieri |
Interpreti e personaggi | |
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Note | |
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Il giorno della Shoah, film italiano del 2010 con Giorgio Albertazzi, Ennio Girolami e Claudia Cardinale, regia Pasquale Squitieri.
Spesso un suono interrompe un sogno. A volte un suono da noi costruito. A volte un grido improvviso. Il risveglio ci riporta in vita e attiva la memoria. Una memoria che può essere breve coe quella di un fanciullo... o profonda come quella di un vecchio. (Alberto)
Frasi
[modifica]- Tutto interrotto. Le voci, i gesti, le strade, le notizie. Una prigione dell'anima che durò un tempo infinito. Il tempo dei soccorsi cui noi eravamo esclusi. Il gesto dell'abbraccio fraterno rinviato e il dubbio... il dubbio che scacciavamo dai nostri pensieri, ma si ostinava a riaffacciarsi nelle terribili immagini che ci inseguivano ora per ora. (Alberto)
- La paura e i soldi sono i migliori alleati dei nazisti. (Mario)
- La parola Shoah nella Bibbia viene pronunciata poche volte. Lo dice Giobbe. Shoah significa: calamità, disastro naturale. Poi gli uomini hanno superato in crudeltà la natura. (Alberto)
- Non posso lasciarti qui. La mia casa è la tua, come la tua fu nostra. (Alberto)
Nello tornava fra le macerie. Fra quelle macerie a lui e a noi care. Avrebbe riposto pietra su pietra per ricostruire la sua casa. La nostra casa. E noi saremmo stati con lui poiché anche a noi ogni pietra ricordava ansia, sorrisi, paure, illusioni, violenze, generosità, ingiustizie, amore. La vita, insomma. (Alberto)
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