Il potere del cane
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Il potere del cane
Titolo originale |
The Power of the Dog |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Canada |
Anno | 2021 |
Genere | drammatico, western |
Regia | Jane Campion |
Soggetto | dal romanzo di Thomas Savage |
Sceneggiatura | Jane Campion |
Produttore | Jane Campion, Emile Sherman, Iain Canning, Roger Frappier, Tanya Seghatchian |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
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Il potere del cane, film del 2021 con Benedict Cumberbatch e Kirsten Dunst, regia di Jane Campion.
Dopo la morte di mio padre, non volevo altro che la felicità di mia madre. Che uomo sarei mai se non aiutassi mia madre? Se non la salvassi? (Voce fuoricampo di Peter)
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Dunque brindiamo a noi fratelli, Romolo e Remo, e al lupo che ci ha cresciuti. (Phil)
- [scrivendo una lettera] George si è ritrovato invischiato con una vedova di un suicida e con suo figlio mezzo rimbambito. (Phil)
- Che ne sarebbe di un uomo che obbedisce sempre alla madre? (Peter)
- Ora finisco questa corda e te la regalo, t'insegno come usarla. Qui siamo in un posto desolato, capisci Pete? Vivi meglio se sai come muoverti. (Phil)
- Non siamo irraggiungibili. Amore non siamo irraggiungibili. (Rose)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Phil: C'è un vitello morto. Non fare avvicinare il bestiame.
George: Cosa è stato?
Phil: Antrace. Non toccarlo.
- Phil: E così ci siamo arrivati.
George: Arrivati dove, Phil?
Phil: Mi chiedi dove? D'accordo, grassone, lascia che ti dica dove. A venticinque anni dalla nostra prima cavalcata, nel lontano millenovecento.
George: Ne è passato di tempo.
Phil: Lo dici come se fosse troppo.
- George: Stasera le tue parole su suo figlio, Phil, l'hanno fatta piangere.
Phil: Che stava con l'orecchio sulla porta?
George: Stava piangendo, Phil.
Phil: Diavolo, ho detto semplicemente che deve darsi una svegliata suo figlio. L'ho rimarcato e basta, no? Lo saprà anche lei, che diamine!
- Bobby: Cos'è che ci vedi lassù, Phil? Ci sono degli animali?
Jock: Qualcuno ha mai visto quello che hai visto tu, Phil?
Cricket: George?
Phil: No, lui mai.
Bobby: Andiamo Phil, dicci cos'è. Davvero, c'è qualcosa lì, no?
Phil: No, se non lo vedi, non sai niente.
- Phil: [riferendosi a Beach] Che vai combinando laggiù, Georgie mio? Sei diventato un donnaiolo?
George: Ho solo parlato con la signora Gordon.
Phil: Oh, certo e ha pianto sulla tua spalla?
George: Sì, in effetti.
Phil: Lasciale uno spiraglio e la vedrai rincorrere qualche dollaro per il college di quella signorinella.
- Rose: Che ti prende, George?
George: È solo che... volevo dire quanto sia felice di non essere più solo.
- Rose: Be', fratello Phil, il viaggio è stato molto gradevole.
Phil: Io non sono tuo fratello. Sei una manipolatrice.
- Governatore Edward: Siamo sbarcati su un'isola civile. Poco fa raccontavo a Giorgina di tuo fratello, un Phi Beta Kappa di Yale. Non è vero?
George: Sì, lettere classiche. È così.
Governatore Edward: Allora, maledice il bestiame in greco o in latino?
- George: Si chiedono dove tu sia.
Phil: Davvero?
George: In effetti, contiamo sulla tua conversazione. Non avrei dovuto dirti quello che ho detto sul fatto...
Phil: Voi due tenetevi pure le vostre scuse. Io non vengo.
George: E cosa m'invento io? Anche la Vecchia Signora vuole vederti, ha fatto tanta strada.
Phil: Tu di' loro la verità, che puzzo da cani e che mi piace.
- Peter: Stai bene, mamma?
Rose: Mi sento come se dovesse esplodermi la testa.
Peter: È per Phil, non è vero? È crudele.
Rose: È soltanto un uomo, Peter. È solo un altro uomo.
- Peter: Bronco Henry ti ha insegnato a cavalcare, Phil?
Phil: Sì. Mi ha insegnato a usare gli occhi in modi che gli altri non conoscono. Prendi la collina laggiù. Chi la guarda vede soltanto una collina. Quando Bronco la guadava, secondo te che vedeva?
Peter: Un cane che abbaia.
Phil: Che diavolo? L'hai visto adesso?
Peter: No. Appena sono arrivato. Vedi, sembra un cane con la mandibola spalancata.
Phil: Tu... tu l'hai visto da solo?
Peter: Sì.
- Rose: Lei disegnava delle stelle sulla lavagna con il gesso accanto ai nostri nomi. Sempre le stelle perché non ci assegnava altro. Perché non dei quadri? Non dei cuori? Non delle picche? Perché? Non capisco perché sempre le stelle.
Peter: Perché le stelle sono irraggiungibili.
Rose: Certo. Ma non erano più irraggiungibili dal momento che ce le dava.
- Phil: Bronco Henry mi diceva che un uomo è fatto di pazienza e circostanze avverse.
Peter: Mio padre diceva: ostacoli e devi provare a rimuoverli.
- Dottore: [al funerale di Phil] Le ultime convulsioni...
George: Sì.
Dottore: Terribili. Spaventose da vedere. Sa che mi viene in mente?
George: Cosa?
Dottore: Antrace.
George: Ma lui non ha mai toccato animali malati, ci stava particolarmente attento.
[Leggendo The Order for The Burial of the Dead][1] Libera l'anima mia dalla spada, il mio amore dal potere del cane. (Peter)
Note
[modifica]- ↑ La sepoltura dei morti primo capitolo del poemetto La terra desolata di T. S. Eliot
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