Influenza spagnola
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Citazioni sull'influenza spagnola.
- La "spagnola" uccise in un anno più persone che la Peste Nera del Medioevo in un secolo e in ventiquattro settimane quanto l'AIDS ha ucciso in ventiquattro anni. (John M. Barry)
- – Non era scoppiata una brutta epidemia all'epoca della prima guerra mondiale?
– Quella era influenza. 1918 mi pare. Morirono 20 milioni di persone.
– Non credo che potrebbe accadere oggi con i farmaci moderni. (I sopravvissuti) - Quando cent'anni fa si scatenò la Spagnola, che uccise 20 milioni di persone, sulla Terra eravamo 2 miliardi, oggi siamo 8. Abbiamo dunque probabilmente quadruplicato anche i rischi, distruggendo oltretutto interi ecosistemi alla ricerca di nuove risorse, carburanti, minerali, cibo. (David Quammen)
- A partire da metà anni Venti circa [...] la spagnola è stata misteriosamente dimenticata dagli storici. Una dinamica aiutata probabilmente dall’ascesa dei totalitarismi che preferirono concentrarsi sui morti di guerra. Eppure è la malattia che ha causato più morti nella storia insieme alla peste nera, considerando che il pianeta era abitato da 1,8 miliardi di individui: fatevi da voi i conti.
- La spagnola spaventò perché uccideva i giovani-adulti, il virus scatenava tempeste citochiniche in persone con sistema immunitario robusto. E vedere persone di 25-30 morire era uno shock sociale spaventoso. Come se vedessimo oggi morire ragazzini di 18 anni.
- Nessuno sa perché si è spenta la spagnola, la ragione più probabile è che sia venuto fuori un ceppo virale meno virulento che prevalse su altri ceppi virali e che portò allo spegnimento di questa influenza da H1N1.
- Quell’epidemia fece tanto male perché a un certo punto il virus si ricombinò con quello di un’influenza degli uccelli. Accadde qualcosa di imprevisto che si attuò per le condizioni create dalla prima guerra mondiale: possiamo dirlo con questa certezza perché noi oggi della spagnola sappiamo molto, moltissimo. Forse più di quanto non sappiamo di Sars-CoV-2.
- Cominciava con una febbre intensa, un malessere diffuso e crescente: il malato aveva, in pochi giorni, una progressiva perdita di funzioni con momenti di delirio; infine entrava in uno stato di incoscienza. Un decorso violento che lasciava sgomenti quanti gli erano vicini. L'angoscia era accresciuta dalla singolarità di un male che colpiva esclusivamente adolescenti e giovani.
- Così, novanta anni or sono, mentre si consumavano gli ultimi fuochi della prima guerra mondiale, cominciarono a morire a centinaia, a migliaia, a milioni uomini e donne d'ogni parte del mondo. Erano le vittime della "spagnola", una peste insidiosa che non provocava tracce visibili in nessuna parte del corpo e cominciava con i sintomi di una normale influenza.
- Fu un'ecatombe di giovani pari a quella degli altri giovani caduti in tutta la guerra: circa 600 mila. In maggioranza erano donne e il carattere misterioso della malattia era accresciuto dal fatto che, secondo molte testimonianze di familiari, tramandate privatamente e mai ufficializzate, riuscirono a salvarsi, tra le ammalate, molte che ebbero le mestruazione mentre giacevano a letto.
- Ma, alla fine, quando, come nel racconto manzoniano, il numero dei morti fu tale che molti corpi venivano seppelliti di notte in fosse comuni e senza nome, la "spagnola" divenne un fantasma più incombente e mostruoso della stessa guerra.
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