Iona Jakir
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Iona Ėmmanuilovič Jakir (1896 – 1937), militare sovietico.
Citazioni di Iona Jakir
[modifica]- [Dopo il suo arresto] La mia vita è stata spesa interamente e coscientemente a lavorare in modo disinteressato e onesto in piena vista del partito e dei suoi capi [...]. Ogni parola che dico è onesta, e io morirò con parole d'affetto per voi, per il partito e per il paese, con una fede illuminata nella vittoria del comunismo.[1]
Citazioni su Iona Jakir
[modifica]- Jakir, uomo cordiale e allegro, si ribella in carcere alle infami accuse che gli vengono attribuite. Scrive una lettera a Stalin, rivendicando la sua fedeltà al partito e a lui personalmente, che Stalin così postillerà: «Furfante e cortigiano». (Gianni Rocca)
- Jakir, vivace, attivo e di aspetto giovanile, era figlio di un piccolo farmacista ebreo di Kišinev. [...] Dal 1926 comandava l'importantissimo distretto militare dell'Ucraina, sotto i diversi nomi che assunse successivamente. Era il solo militare di professione che fosse membro di pieno diritto del Comitato centrale. (Robert Conquest)
Note
[modifica]- ↑ Da una lettera a Stalin; citato in Robert Conquest, Il grande terrore (The Great Terror), traduzione di Adriana Valori Piperno, terza edizione BUR Storia, Rizzoli, Milano, 2006, pp. 325-326. ISBN 88-17-25850-4
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