Iryna Vereščuk

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Iryna Vereščuk

Iryna Andrïïvna Vereščuk (1979 – vivente), politica ucraina.

Citazioni di Iryna Vereščuk[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • È la posizione dell'Occidente che ha spinto Putin a fare questo [invadere l'ucraina], nel 2014 doveva essere fermato, le sanzioni sono state molto deboli. Il popolo ucraino non accetterà l'occupazione russa della Crimea e del Donbass, non sono condizioni accettabili perché il Presidente Zelensky non potrebbe spiegare il perché di decine di migliaia di persone sono morte dal 2014, oltre 15 mila persone. Dobbiamo partire dal cessate il fuoco e dalla creazione di corridoi umanitari per i civili per farli uscire dalle città, dove donne, bambini e anziani stanno al freddo, al buio. Putin attacca i civili perché non può vincere contro il nostro esercito e attacca così i civili.[1]
  • La neutralità dell'Ucraina è stata scritta nella nostra dichiarazione di indipendenza, anni fa, ma questo stato di neutralità nel 2003 non ci ha aiutato quando Putin ha cercato di annettere una parte del nostro territorio, un'isola, e soltanto la posizione del nostro presidente di allora e del nostro esercito hanno aiutato a resistere e mantenere i propri territori. Ciò che non è successo nel 2014, per colpa della debolezza del governo, dove Putin è riuscito ad annettere la Crimea dopo che gli è stato permesso di attaccare l'Ucraina. La neutralità non dà garanzia di sicurezza, noi chiediamo che ci siano tali garanzie di sicurezza per rimanere uno stato indipendente.[1]
  • [Sull'assedio di Mariupol] La Russia non apre i corridoi umanitari verso il territorio ucraino e migliaia di persone vengono deportate. Se vogliono salvarsi non hanno scelta e questo è un altro crimine di Putin.[2]
  • I civili non sono stati rilasciati in occasione di diversi scambi di prigionieri. I civili dovrebbero essere restituiti, non scambiati. E tra loro ci sono molte donne. Le donne devono essere liberate, perché i russi si comportano in modo terribile. Abusano, picchiano le nostre donne, torturano le nostre donne. Il mondo non dovrebbe guardare in silenzio mentre le nostre donne vengono uccise in prigione[3]

Da «Non può esserci pace senza il ritiro dei russi»

Intervista di Lorenzo Cremonesi, Corriere.it, 21 marzo 2023

  • La Cina persegue tradizionalmente una politica estera da giocatore esperto. Uno Stato che si muove su più livelli con pragmatismo ed equilibrio.
  • Io ho seguito sin dall’inizio la questione dei bambini deportati e continuo a fare il mio lavoro affinché possano tornare a casa. Noi cooperiamo con l’Onu, la Croce Rossa e le grandi organizzazioni internazionali, ma la Russia rifiuta di rispondere.
  • [«Ci può raccontare qualche vicenda di bambino deportato che l’ha particolarmente colpita?»] Per esempio, Filip, nato nel 2006: uno dei 26 orfani di Mariupol che sappiamo sono stati deportati tra marzo e aprile 2022. Quando ho fatto il suo nome tra le richieste ufficiali a Maria Lvova-Belova, la commissaria per i diritti dell’infanzia russa incriminata dal Tribunale assieme a Putin, lei stessa ha annunciato pubblicamente che avrebbe adottato Filip. A Mosca devono capire che lo Stato ucraino è responsabile degli orfani, abbiamo il dovere di garantirli.
  • I fatti più gravi sono avvenuti nei cosiddetti “campi di filtrazione” delle 10 regioni occupate, dove i civili erano censiti e spesso i figli venivano sottratti ai genitori. In Russia sono stati dispersi anche nelle zone più remote, hanno cambiato i loro nomi, è molto difficile trovarli. Credo sia grave e addirittura perverso che le autorità russe ne parlino senza vergogna, non lo nascondano, come fosse un punto importante della loro politica. Io lo definisco un genocidio.
  • I russi continuano a violare metodicamente le convenzioni di Ginevra. Per esempio, gli uomini vengono arruolati con la forza, ordinano il cambio di passaporto, distruggono o rubano le proprietà private, impongono i programmi di studio russi nelle scuole. Credo però che le ingiustizie più gravi siano commesse contro i prigionieri civili. Secondo le nostre liste sono oltre 3.000.
  • Anche Hitler visitò Mariupol occupata temporaneamente dai suoi soldati nel 1941 ed è bene ricordare che fine ha fatto.

Note[modifica]

  1. a b Dalla puntata di Otto e mezzo di La7 del 13 marzo 2022; citato in Otto e Mezzo, Iryna Vereshchuck gela Lilli Gruber: "Così l'Occidente ha spinto Vladimir Putin a massacrarci", liberoqutidiano.it, 15 marzo 2022.
  2. Citato in Lo spettro delle deportazioni: «Ucraini come i tartari nel '44», Corriere della Sera, 21 marzo 2022, p. 5.
  3. Citato in Giacomo Galeazzi, Roberto Pavanello, Pasquale Quaranta, Guerra Russia-Ucraina, Usa: “Se Mosca usa l’atomica, risponderemo in modo deciso”. Kirill insiste: “Morire al fronte lava tutti i peccati”. Proteste e scontri nel Daghestan, LaStampa.it, 25 settembre 2022.

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