Assedio di Mariupol

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Profughi a Mariupol

Citazioni sull'assedio di Mariupol.

Citazioni[modifica]

  • Avete visto tutti le immagini del teatro di Mariupol. I cittadini avevano scritto a caratteri cubitali sulla strada: qui ci sono bambini. Ma i russi hanno bombardato senza pietà. La lista degli attacchi ai civili è lunga. Hanno colpito scuole materne, ospedali. E allora vi comunico che il dipartimento di Stato comincerà a raccogliere le prove di questi crimini di guerra, collaborando con tutte le istituzioni internazionali e le organizzazioni umanitarie. (Tony Blinken)
  • Ci sono decine di migliaia di donne e bambini fra le rovine di Mariupol', e si può solo immaginare quale incubo stiano vivendo, da un mese in cerca di cibo sotto il fuoco dell’artiglieria, perché gli aiuti umanitari lì non possono entrare. (Olena Zelens'ka)
  • Dio sa quanti civili sono stati massacrati dall'esercito russo nella città portuale presso il Mar nero. Girano storie di crematori mobili che riducono i cadaveri in cenere; ci sono foto satellitari di un numero sempre maggiore di fosse comuni. La possibilità che il popolo dell'Ucraina sia disposto a una pace negoziata, lasciando parte del loro paese permanentemente sotto il controllo russo, è zero, o così vicina allo zero che non vale la pena di essere presa in considerazione. Zelens'kyj non ci proverà neanche. Ancora una volta, la guerra non sta andando secondo i piani russi perché il morale dell'esercito russo è basso; la loro logistica è marcia dalla testa in giù; i loro capi sono pessimi in ambedue i sensi della parola; pessimi moralmente e pessimi, cioè incompetenti. (John Sweeney)
  • Gli ucraini combattono. Il popolo ucraino è in piedi e combatte. [...] Va ripetuto, ribadito, compreso, proprio nel giorno luttuoso della strage dei bambini all'ospedale di Mariupol, perché va affermandosi l’idea degli ucraini come vittime, prone al massacro, con il rischio di dimenticare che il loro coraggio non è solo quello della sofferenza ma è anche il coraggio della lotta. (Antonio Scurati)
  • Immaginate Mauriupol come una Genova completamente bruciata. Come una città da cui scappano le persone per raggiungere i pullman per stare al sicuro. Il prezzo della guerra è questo: 117 bambini uccisi. Non accogliete i russi in vacanza in Italia, inasprite le sanzioni. (Volodymyr Zelens'kyj)
  • La città di Mariupol' sta vivendo una catastrofe umanitaria. La città è bloccata dall'esercito russo. Tutti gli accessi e le uscite dalla città sono bloccati, il porto è minato. È impossibile arrivarci per portare cibo, medicine e acqua, anche a causa del fuoco dei militari russi sui convogli umanitari, con i conducenti che vengono uccisi. (Volodymyr Zelens'kyj)
  • La città dove è nata mia madre è al momento quella più gravemente colpita di tutta l'Ucraina. Per me è un evento quasi mistico. Come se anche da morta mia madre debba di nuovo subire la massima infelicità possibile. Credo che se vedesse le immagini cui assisto ora io in televisione sarebbe contenta di non essere più in vita. Mancano luce e gas, le persone muoiono di freddo, non hanno nulla da mangiare né da bere, sono inermi, non possono fuggire e sono in preda al terrore. La città potrebbe presto assomigliare di nuovo alla Mariupol del 1944, l'anno in cui mia madre lasciò per sempre la propria casa con appena un fagotto di vestiti. A volte ho l'impressione che mia madre venga spinta ancora una volta tra le braccia della morte. (Natascha Wodin)
  • La Russia non apre i corridoi umanitari verso il territorio ucraino e migliaia di persone vengono deportate. Se vogliono salvarsi non hanno scelta e questo è un altro crimine di Putin. (Iryna Vereščuk)
  • Sapendo che già più di mille persone sono morte a Mariupol, i russi hanno rifiutato di aprire dei corridoi umanitari: questo è il loro vero volto. Loro vogliono raderci al suolo. (Julija Tymošenko)
  • Seguo le notizie da Mariupol, dove centinaia di migliaia di persone, compresi dei miei conoscenti, sono sottoterra senza contatti, senza elettricità, senza medicinali. Ecco il nuovo rituale di tutti i miei concittadini. Ogni giorno bisogna chiamare tutti i parenti. Sono vivi? Controllare i messaggi. Se appaiono come letti, si può ancora sperare che abbiano avuto un minimo accesso alla rete, che siano in vita. Ed è già una fortuna incredibile in guerra. (Olena Zelens'ka)

Pierre Haski[modifica]

  • È la più grave sconfitta militare dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. [...] Secondo tutte le testimonianze si tratta di un disastro umanitario, con migliaia di vittime civili (tra cui molti bambini) e una città in gran parte distrutta alla fine di un assedio medievale.
  • I sopravvissuti dell'assedio di Mariupol, grande porto ucraino sul mare d'Azov, descrivono la loro città come un "inferno sulla terra". [...] In questa città martire sono in corso combattimenti estremamente feroci, perché la sua conquista segnerebbe il primo successo importante per l'esercito di Vladimir Putin.
  • Il controllo di questo porto industriale sul mare d’Azov è la chiave della continuità territoriale che la Russia vuole realizzare tra le due repubbliche separatiste del Donbas e la Crimea, annessa nel 2014. La conquista di Mariupol apre la strada a una nuova fase della guerra, con l’offensiva russa per la conquista delle aree del Donbass che ancora sfuggono al suo controllo.
  • La guerra [...] non ha preso la direzione sperata da Putin, che deve accontentarsi del controllo assoluto dell’informazione e di un martellamento propagandistico per affermare che tutto si sta svolgendo come previsto. L’unica vittoria di cui possa vantarsi il padrone del Cremlino è la conquista di Mariupol, che non è ancora totale perché un ultimo manipolo di soldati resta asserragliato in un’acciaieria. Ma il prezzo pagato è altissimo: migliaia di vittime civili, una città rasa al suolo e decine di migliaia di sfollati, di cui molti alle prese con una sorte incerta in Russia.
  • La Russia andrà fino in fondo e la conquista di Mariupol, città in rovina, ne è la tragica prova.

Voci correlate[modifica]

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