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Isole Curili

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Citazioni sulle Curili e i loro abitanti.

  • Come spesso capita con le più belle avventure della vita, anche questo viaggio cominciò per caso. Nel febbraio del 1991 ero riuscito a ottenere un visto per andare nelle Curili, le isole alla fine del mondo, l'ultima frontiera dell'impero sovietico, i «Territori del Nord», come li chiama il Giappone che, ostinatamente, li reclama per sé. In quelle isole lontanissime, avvolte in misteriosi, eterni banchi di nebbia, in mezzo all'Oceano Pacifico, avevo passato quasi un mese affascinato da una incredibile, selvaggia natura fatta di montagne ghiacciate e di laghi che ribollono, coinvolto nel destino di quella straordinaria razza di uomini e donne andati laggiù, per lo più dalla Russia, con l'idea di costruirci un avamposto del socialismo e ora, disorientati dalla fine di quel sogno, abbandonati a sé stessi, a fare i conti con le loro vite sprecate, senza più una patria cui tornare, senza una storia di cui vantarsi, ma con sulla pelle tutte le tracce di sacrifici e durezze che nessuno è più disposto a riconoscere loro. (Tiziano Terzani)
  • Se il mondo avesse un principio, la fine non potrebbe esser che qui, dove il fumo dei vulcani si mischia alla nebbia del mare e la natura fa rabbrividire con le sue indomite, terrificanti forze. Dal finestrino del vecchio Antonov a elica, che traballa inquietante in un cielo lattiginoso, la terra che finalmente mi appare sotto l'ala è come la soglia dell'aldilà. Lungo tutta la costa impervia e nera si abbattono onde spumeggianti. Ai piedi d'un improvviso vulcano vedo due laghi: in uno le acque sono bianche e gelate, nell'altro sono motose e ribollono come in un immenso calderone. (Tiziano Terzani)

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