John von Neumann
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John von Neumann, nato János Lajos Neumann (1903 – 1957), matematico e informatico ungherese naturalizzato statunitense.
Citazioni di John von Neumann
[modifica]- Benché la meccanica quantistica sia in buon accordo con l'esperimento che ci abbia dischiuso un aspetto qualitativamente nuovo del mondo, non si può mai affermare di una teoria che è stata dimostrata dall'esperienza, ma soltanto che il miglior compendio dell'esperienza che si conosca.[1]
- […] la relazione fra le proprietà di un sistema fisico da una parte, e i progetti [funzione d'onda] dall'altra, rende possibile una sorta di calcolo logico con essi. Comunque, in contrasto con i concetti della logica ordinaria, questo sistema è esteso dai concetti di «decidibilità simultanea» [il principio di indeterminazione] che è caratteristico della meccanica quantistica.[2]
- [In risposta ad un giovane fisico] Questo problema può essere risolto usando il metodo delle caratteristiche. [Giovane fisico: «Temo di non capire il metodo delle caratteristiche.»] Giovanotto, in matematica non si capiscono le cose, ci si limita ad abituarvisi.[3]
- Se la gente crede che la matematica non sia semplice, è soltanto perché non si rende conto di quanto complicata sia la vita.[4][5]
- [Ultime parole famose, nel 1956] Tra qualche decennio l'energia sarà gratuita e a disposizione di tutti.[6]
- Le scienze non cercano di spiegare, a malapena tentano di interpretare, ma fanno soprattutto dei modelli. Per modello s'intende un costrutto matematico che, con l'aggiunta di certe interpretazioni verbali, descrive dei fenomeni osservati. La giustificazione di un siffatto costrutto matematico è soltanto e precisamente che ci si aspetta che funzioni – cioè descriva correttamente i fenomeni in un'area ragionevolmente ampia. Inoltre esso deve soddisfare certi criteri estetici – cioè, in relazione con la quantità di descrizione che fornisce, deve essere piuttosto semplice.[7]
Citazioni su John von Neumann
[modifica]- Se Church dice che è ovvio, se ne sono accorti tutti da mezz'ora. Se Weyl dice che è ovvio, Von Neumann può dimostrarlo. Se Lefschetz dice che è ovvio, allora è falso. (J. Barkley Rosser)
- Von Neumann pensava che chiunque fosse abbastanza in gamba da usare un calcolatore come questo [il MANIAC] fosse anche abbastanza in gamba da capire i requisiti di precisione di tutti i processi interessati [...] Non pensò mai che i calcolatori sarebbero stati fatti girare da persone digiune di matematica. Credeva che i calcolatori sarebbero stati usati da matematici, fisici e ricercatori bravi come lui. (Julian Bigelow)
Note
[modifica]- ↑ Citato in Manjit Kumar, Quantum, Mondadori, 2017, p. 327. ISBN 978-88-04-60893-6
- ↑ Da The Mathematical Foundations of Quantum Mechanics (trad. Robert T. Beyer), Princeton University Press, Princeton, 1955; citato in Gary Zukav La danza dei maestri Wu Li, traduzione di M. Patti, Corbaccio, Milano, 2015, p. 307. ISBN 978-88-6380-989-3
- ↑ Citato in Gary Zukav La danza dei maestri Wu Li, traduzione di M. Patti, Corbaccio, Milano, 2015, p. 250. ISBN 978-88-6380-989-3
- ↑ In originale: If people do not believe that mathematics is simple, it is only because they do not realize how complicated life is. Osservazione fatta da von Neumann in qualità di oratore principale al primo incontro nazionale dell'Association for Computing Machinery nel 1947, come menzionato da Franz L. Alt al termine di "Archeology of computers: Reminiscences, 1945-1947", Communications of the ACM , volume 15, numero 7, luglio 1972, numero speciale: venticinquesimo anniversario dell'Association for Computing Machinery, p. 694.
- ↑ Citato in Gianrico Carofiglio, Le tre del mattino.
- ↑ Citato in Focus, n. 116, p. 170. fonte migliore?
- ↑ Citato in Elena Di Bernardino, Roberto Lucchetti e Viola Schiaffonati, Temi filosofici dell'ingegneria e della scienza, Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna, 2011, p. 92. ISBN 978-88387-6030-6
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