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Joseph-Louis Lagrange

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Joseph-Louis Lagrange

Joseph-Louis (de) Lagrange (o Giuseppe Luigi Lagrange o ancora Giuseppe Lodovico Lagrangia) (1736 – 1813), matematico italiano naturalizzato francese.

Citazioni di Joseph-Louis Lagrange

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  • Ho quasi completato un Trattato di meccanica analitica basato unicamente sul principio delle velocità virtuali; ma visto che ancora non so quando e dove sarà possibile darlo alle stampe, non mi sto affrettando per rifinire le ultime cose.
I have almost completed a Traité de mécanique analytique, based uniquely on the principle of virtual velocities; but, as I do not yet know when or where I shall be able to have it printed, I am not rushing to put the finishing touches to it.[1]
  • Newton è stato il più grande genio mai esistito e anche il più fortunato, dato che non capita di creare più di una volta un sistema del mondo.[2]

Citazioni su Joseph-Louis Lagrange

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  • Lagrange è forse colui che più di ogni altro analista ha operato per dare estensione ed armonia a tali ricerche deduttive, mostrando che da una sola formula si possono derivare le più varie conseguenze relative ai moti di sistemi di corpi: e la bellezza del metodo era così conforme alla dignità dei risultati da trasformare la sua grande opera in una sorta di poema scientifico. (William Rowan Hamilton)
  • Lagrange era perfetto tanto nella forma quanto nella sostanza; egli era lieto di spiegare il suo procedimento; e, quantunque i suoi argomenti fossero generali, essi sono facilissimi a seguirsi. (Dionisio Gambioli)
  • Prima di Lagrange, un sistema fisico veniva definito elencandone le parti e le forze relative. Le equazioni del moto venivano infine risolte ricorrendo di volta in volta a complicati ragionamenti geometrici che non seguivano alcuna metodologia generale. Per Lagrange, il sistema è invece definito dal principio di minima azione, ossia dalla sua funzione lagrangiana che acquisisce il ruolo di carta d'identità, o «essere per sé», del sistema. Questi vantaggi hanno fatto della meccanica di Lagrange un manifesto ed un paradigma scientifico, un cardine fondamentale della fisica e della tecnologia contemporanea. (Tullio Regge)
  • Se il lettore fa una rapida rassegna delle pagine concernenti l'Italia della presente Storia[3], non mancherà di essere colpito dal fatto che tutte le regioni della Penisola hanno contribuito, sia pure in varia misura, al progresso delle scienze esatte, una e forse una sola esclusa, il Piemonte: tale circostanza è documentata da due fatti che rilevammo a suo tempo: cioè la chiamata a Torino di G. B. Benedetti da parte di Emanuele Filiberto e il tentativo fatto dal re di Sardegna di affidare a G. Saccheri la cattedra di matematica in quell'Università. Ora a luminosamente dimostrare che anche quella nobile parte d'Italia era in grado di arrecare qualche pietra al grandioso edificio che da secoli giornalmente si eleva, sta il sommo [Joseph-Louis Lagrange] a cui è dedicato il presente Capitolo. (Gino Loria)

Note

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  1. Da una lettera a Pierre Simon Laplace, 15 settembre 1782; citato in J. J. O'Connor e E. F. Robertson, Joseph-Louis Lagrange, history.mcs.st.
  2. Da F. R. Moulton, Introduction to Astronomy, New York, 1906, p. 199; citato in AA.VV., Il libro della fisica, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2021, p. 56. ISBN 9788858029589
  3. Storia delle matematiche. Dall'alba della civiltà al secolo XIX

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