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L'amico del cuore

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L'amico del cuore

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Titolo originale

L'amico del cuore

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1998
Genere Commedia
Regia Vincenzo Salemme
Soggetto Vincenzo Salemme
Sceneggiatura Vincenzo Salemme
Produttore Vittorio Cecchi Gori, Rita Rusić
Interpreti e personaggi


L'amico del cuore film del 1998 scritto e diretto da Vincenzo Salemme.

Frasi

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  • Addio Leonà: voglio morire senza rimpianti! (Roberto) [a Leonardo, prima di andare da Michele a chiedergli di fare l'amore con Frida]
  • Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Amen! Il Signore sia con voi! Fratelli, per celebrare degnamente i Santi Misteri, riconosciamo i nostri peccati! Riconosciuti? Andiamo! Che devo dire? Ah, confesso a Dio Onnipotente e a voi fratelli che ho molto peccato, in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa, ca nun l'aggio fermato! Signore Pietà, Cristo Pietà, Signore Pietà! Comme so ' mosce ' sti vecchie! Signore perdonami! Preghiamo! Famme arrivà a tiempo! (Leonardo) [celebrando la messa vespertina frettolosamente, preoccupato dalle intenzioni di Roberto]
  • Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi Apostoli "Vi lascio la pace, vi do la mia pace", non guardare ai nostri peccati ma alla fede della tua Chiesa! E donale...[vede Frida entrare in Chiesa e, rasserenato, rallenta improvvisamente il ritmo della liturgia]... E donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli, amen. Aaaah! (Leonardo)
  • C'è pobbema? (Gioacchino "Havana 9")

Dialoghi

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  • Roberto [prima di chiedergli di fare l'amore con Frida]: Michè, tu me vuó bbene?
    Michele: Certo! Come no?
  • Roberto [dopo avergli chiesto di fare l'amore con Frida]: Michè, in fin dei conti cosa ti ho chiesto? Fare l'amore è una cosa da niente: è come mangiare un bel piatto di spaghetti. Eh, in questo caso gli spaghetti li mangiamo io e tua moglie.
    Michele: Eh, vuje v' 'e magnate e a me me rimàneno 'ngopp' 'o stòmmaco!
  • Roberto [dopo avergli chiesto di fare l'amore con Frida]: Michè, tu me vuó bbene?
    Michele: Nun tanto...
  • Parrocchiana: Padre Leonà, Padre Leonà, aspettate ' nu momento! Mi devo confessare.
    Leonardo: No, e che cosa puoi aver fatto alla tua età...?
    Parrocchiana: Eh ma...quella la colpa è tutta di mio marito.
    Leonardo: Che ti ha fatto tuo marito?
    Parrocchiana: Eeeh! Si è preso la pillola! La pillola per l' imprudenzia...
    Leonardo: Per l' imprudenzia? Aah, per l'influenza! E devi andare dal medico, non da me.
    Parrocchiana: No, no, padre Leonà! Come si dice...? Quando un uomo non ce la fa più...
    Leonardo: È stanco...?
    Parrocchiana: ...no! E s'ammoscia tutte cose, diciamo così.
    Leonardo: Sssh! L'"impotenza" dici. [...]
    Parrocchiana: Ahh avete capito, eh? Ve ne intendete.
    Leonardo: Che? E che 'nce sta 'a capì?
    Parrocchiana: Ehhh! Da quando si è preso quella pillola, è diventato un diavolo scatenato: Padre Leonà, sta sempe 'e 'na manera, a tutte ll'ore! Sono priva persino di vedermi un po' di televisione, perché lui arriva da dietro. e mi vuole possedere!
    Leonardo: Oh Gesù santo, e buttala 'sta pillola!
    Parrocchiana: Eehh, e che so' scema?!
    Leonardo: E qua ci vuole la confessione!
  • Frida: Ma non ti farà male?
    Roberto: Facciamo piano piano.
    Frida: E dove lo vorresti fare...?
    Michele: Marò, me sento male peggio ' e primma!
  • Frida: Io amo solo te. Se facciamo questo è solo per affetto. Poverino, deve morire.
    Michele: Tutte quante amma murì...

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