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L'occhio che uccide

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L'occhio che uccide

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Carl Boehm in una scena del film

Titolo originale

Peeping Tom

Lingua originale inglese
Paese Regno Unito
Anno 1960
Genere thriller
Regia Michael Powell
Soggetto Leo Marks
Sceneggiatura Leo Marks
Produttore Michael Powell
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

L'occhio che uccide, film britannico del 1960 con Carl Boehm, regia Michael Powell.

Dialoghi

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Citazioni in ordine temporale.

  • Vivian: Io mi sento persa davanti all'obiettivo. Alle grandi stelle non succede.
    Mark: Succede anche a loro. Davanti all'obiettivo e quando ne sono lontane.
  • Signora Stephens: Non mi fido di quelli col passo felpato.
    Helen: È timido.
    Signora Stephens: Dal passo non è timido, è subdolo.

Citazioni su L'occhio che uccide

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  • Geniale saggio sul cinema come voyeurismo, pulsione necrofila e insieme scopofila (il bisogno morboso di contemplare), capace di legare indissolubilmente Eros e Thanatos, il film, scritto da Leo Marks, è chiaramente una metafora sull'arte della visione (come lo era stato La finestra sul cortile, ma qui molto più crudele e imbarazzante) [...]. Clamorosamente sottovalutato all'epoca della sua uscita (un critico britannico scrisse che si sarebbe dovuto «prenderlo con la paletta e buttarlo subito nella fogna più vicina»), sprizza in realtà intelligenza da ogni scena, oltre a rappresentare una sorta di punto di partenza per il thriller moderno, da Brian De Palma in poi. (Il Mereghetti)
  • Peeping Tom sintetizza i legami tra orrore, pornografia, sadomasochismo, sessualità e il semplice atto del guardare e del fare il cinema. (Emanuela Martini)
  • Vi si porta alle estreme conseguenze la riflessione sul cinema come voyeurismo e atto di immobilizzazione della vita; la sdrammatizzazione del racconto accresce l'efficacia della dimostrazione le cui implicazioni sono multiple e tortuose come in un giuoco di specchi. (il Morandini)

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