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LDA (cantante)

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LDA nel 2024

LDA, pseudonimo di Luca D'Alessio (2003 – vivente), cantante e rapper italiano.

Citazioni di LDA[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • A sette anni ascoltavo Adriano Celentano, mi dava serenità. Napoli è la città dell'arte e la patria dei poeti. Mi piacciono tantissimi cantanti ma amo Andrea Sannio.[1]
  • Mi presentavo nei locali, rompendo le scatole a tutti, chiedendo di cantare. Ai miei non raccontavo nulla, dicevo di uscire con gli amici. Una volta sono andato a cantare in un locale a Napoli, dove c’erano 500 persone. Inizio a cantare e, ne restano tre, due erano miei amici. Sono tornato a casa distrutto e mi sono detto "io non posso fare questo nella vita". Per la prima volta mi è mancato il coraggio di continuare. Per cinque mesi non ho fatto musica, non ho ascoltato musica, entravo in macchina e spegnevo la radio. Avevo diciassette anni, dopo qualche mese scrissi Quello che fa male e l’ho presentata ad Amici. Lì ho avuto il coraggio di farmi vedere.[2]
  • Io non sono mai stato una persona che si crea delle aspettative perché ho paura di rimanerci male, quindi non mi aspettavo niente. Speravo di fare il cantante nella vita e l'ho fatto. Io sono figlio di Napoli, la melodia napoletana è tra le più belle che abbiamo in Italia, ma anche nel mondo. Porterò sempre queste sfumature nelle mie canzoni. La musica classica è sempre una cosa che mi ha affascinato, perché non riesco a riprodurla. Non riesco a mettermi al piano e suonare come loro. Sembra una cosa scontata, però tutto ciò che non riesco a fare, mi affascina.[3]
  • Mi piacerebbe tanto fare il giudice ma non per le conoscenze che ho. Mi piacerebbe farlo per i bambini a The Voice Kids ma non in modo condiviso con papà. Sono convinto che potrei dare qualcosa a questi ragazzi essendo io loro coetaneo. Mi piacerebbe fare canzoni con papà. Non ci vedo nulla di male. È sempre bello condividere qualcosa con un genitore. Sono convinto che uno dei problemi dei giovani siano proprio i social. Mi sono disintossicato dai social dopo essermi accorto che di dieci giorni ne avevo vissuti tre.[4]
  • Il mio sogno è quello di fare una serie televisiva che parli di me. Ci sono tante cose della mia storia che le persone che non conoscono. Un documentario o un mini film rappresenterebbe un bel ricordo. Mi piacerebbe comunque anche partecipare ad una serie come attore, mi vedrei bene a fare la parte di un professore! Io sono poco social. Sono convinto che tanti problemi che hanno i ragazzi della mia generazione sono proprio creati dai social e da questi maledetti telefoni. C'è una funzione sugli smartphone che ti dice tutto il tempo che usi i social.[5]

Note[modifica]

Voci correlate[modifica]

Altri progetti[modifica]