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Jean Guitton

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Jean Guitton (1901 – 1999), filosofo e scrittore francese.

Citazioni di Jean Guitton

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  • L'ateismo non è soltanto macchinoso e raro, è anche un fenomeno recente, una bizzarria sostenuta da pochi e da poco tempo nel solo ambiente di certa intelligentia occidentale. (citato in Vittorio Messori, Inchiesta sul Cristianesimo)
  • Marthe [Marta Robin] era semplice.... Quello che prevaleva in Marthe era la sua capacità di sacrificio, a imitazione di Cristo.... Con parole semplici suscitava in noi una di quelle emozioni rare, improvvise, dolci, un po' malinconiche e tuttavia radiose, che vi rendono consapevoli del vostro destino. (citato in Jean-Jacques Antier, Marthe Robin – Il viaggio immobile, Edizioni Paoline, 1993)

Il genio di Giovanna d'Arco

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  • Giovanna possiede più genio che talento, più eroismo che coraggio, più intuizione che intelligenza, più immediatezza che durata e, se possiamo dirlo, più gloria che grazia. Ecco perché pare più angelica che umana, viaggiatrice di un altro mondo, paracadutata in questo mondo. (p. 7)
  • Giovanna non è una teologa, anzi non sa distinguere la A dalla B. Tuttavia, ascoltando le risposte del suo processo, intuiamo in lei un'intelligenza di tipo teologale, una pronta capacità di risolvere i casi posti alla coscienza, che, se fosse stata sviluppata, l'avrebbe resa uguale agli ingegni più grandi. (p. 9)
  • In Giovanna la purezza era qualcosa di più di una virtù. Era il suo segno, la sua ragione di esistere e la sua gloria implicita, la sua somiglianza con la madre di Cristo. Essendo una ragazza di campagna, abituata a vedere la vita in tutti i suoi gesti, probabilmente aveva conoscenze molto esatte sulla purezza in senso fisico. In campagna, l'ignoranza non è mai ciò che la borghesia del XIX secolo chiama falsamente innocenza. E, quando all'età di tredici anni Giovanna donò la sua verginità a Dio, durante la prima visita dell'angelo, sapeva chiaramente che cosa significava. (p. 30)
  • Giovanna mette la volontà di Dio al di sopra della sua verginità. Dice che «ha offerto in voto la sua verginità finché piacerà a Dio». Si nota sempre in lei questa preoccupazione per la gerarchia dei valori, questa idea di «Dio, servito per primo». Giovanna è vergine perché Dio le ha ispirato di essere tale; non lo è per sua propria volontà e per sua scelta. (pp. 34-35)

Il genio di Teresa di Lisieux

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  • Diversamente da Calvino, lei fa entrare l'anima nei disegni della predestinazione misericordiosa senza alcun elemento di angoscia.
  • Dopo circa quaranta secoli di civiltà orale la Parola è una moneta inflazionata.
  • Gli uomini ordinari hanno più fiducia in chi è arrivato d'un colpo a quello stato ed è naturalmente onesto, che non in chi ha dovuto compiere tutto un penoso e doloroso sforzo per arrivarci.
  • Ho sempre avuto come regola di parlare in maniera atemporale, vera oggi, domani e sempre.
  • I generali non lottano con la paura della truppa, preferiscono tenerla occupata.
  • Il vero metodo per resistere alla tentazione è girarsi dall'altra ed andarsene.
  • In che cosa consiste il fascino di un essere? Difficile dirlo, perché è indefinibile, il fascino. È una certa presenza della persona al di là dei suoi limiti, come l'irraggiamento di certi volti puri.
  • L'amore ci avviluppa sempre: siamo noi, con il nostro atteggiamento verso esso, a trasformarlo in fuoco oppure in luce.
  • La bellezza è uno splendore che deve staccarsi da chi la possiede senza lui l'avverta e senza che ci torni sopra.
  • La bellezza è una specie di supplemento d'essere, d'irradiazione che si aggiunge all'essere.
  • La situazione più invidiabile non è essere soggetto di bellezza e sapersi bello, ma essere oggetto di bellezza e tale che soltanto l'altro goda di ciò che emana da noi.
  • Nella vita spirituale crescere significa semplificare e semplificarsi, per farsi più vicini alla semplicità increata ed ineffabile.
  • Per Teresa la via di Maria è una via di fede, senz'estasi, senza miracoli, perfino senza parole.
  • Teresa darà nuovo splendore alla parola. Ciò che lei dice lo fa. E le sue parola sono oracoli. Ho detto parole; io le tengo distinte dalle frasi. La frase di Teresa, in verità, è imperfetta. Imperfetta a causa della debolezza degli uomini, che le hanno trasmesso un linguaggio ben mediocre.

La Vergine Maria

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  • Il pensiero ebraico era orientato verso l'avvenire. Nella storia del passato ricercava l'immagine di ciò che non esisteva ancora.
  • Non è sufficiente che il passato sia passato. Bisogna anche che sia veramente superato – che abbia perduto ogni legame di causa ed effetto con il presente – per non avere che quel legame di spirito che è il legame dell'immagine alla realtà, della figura al compimento.
  • Ogni segmento temporale s'illumina ancorché finito. Occorre una morte, una conversione, un'interruzione perché possiamo comprendere un frammento qualsiasi della nostra vita.
  • Scoprendosi come termine della storia, la Madonna aveva ormai la luce per interpretare il tempo anteriore.

Quello che credeva al cielo e quello che non ci credeva

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  • Credere in Dio significa credere in un essere inintelligibile ma di cui si conosce la capacità di ascolto. Ecco cosa significa inginocchiarsi.
  • Credo in Dio a causa degli incontri. Tutte le spiegazioni sono inutili, io credo agli incontri.
  • Il Papa è un caso unico nel suo genere. Un uomo che, a motivo della sua funzione, è obbligato a restare attaccato «al soffitto», a vedere le cose «dal punto di vista del soffitto».
  • L'ateo conferma la fede. E come una cavia che conferma la mia tesi o la mia fede in Dio.
  • Paolo VI mi diceva che la preghiera che recitava ogni mattina era: "Mio Dio, richiamami a Te, richiamami a Te, non ne posso più". Credo che tutti papi recitino questa preghiera, anche Giovanni Paolo II.
  • Per un cristiano, quella che chiamiamo vita è una preparazione a quello che chiamiamo l'aldilà, l'altra vita.
  • Se la Chiesa è stata, a volte, contro la scienza, la causa risiede nella cattiva lettura che ha fatto della Bibbia.
  • Trovo che a vent'anni è facile essere un eroe, un santo, un uomo fuori del comune. Credo invece che a novant'anni sia molto difficile essere all'altezza del momento.

Bibliografia

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  • Jean Guitton, Il genio di Giovanna d'Arco (La génie de Jeanne d'Arc), traduzione di Gloria Romagnoli, Massimo, Milano, 2001, ISBN 88-7030-082-X
  • Jean Guitton, Il genio di Teresa di Lisieux, traduzione di Lorenzo Bacchiarello, Sei, 1995.
  • Jean Guitton, La Vergine Maria, traduzione di Lorenzo Fenoglio, Rusconi, 1987.
  • Jean Guitton, Quello che credeva al cielo e quello che non ci credeva, traduzione di Piero Gribaudi, Gribaudi, 1995.

Altri progetti

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