Lamborghini LM 002

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Lamborghini LM 002

Citazioni sulla Lamborghini LM 002.

  • Nel 1981 l'Ing. Giulio Alfieri, su richiesta dei nuovi proprietari [Lamborghini], i fratelli francesi Mimran, ripesca un progetto che era stato messo in disparte. La vettura in questione si chiamava "Cheetah", ossia ghepardo; era stata presentata al salone di Ginevra nel 1977. La ragione dell'accantonamento era legata a controversie legali, impugnate da una casa automobilistica americana, che rivendicava la paternità del progetto. Superati anche questi problemi, l'Ing. Alfieri si mette al lavoro. Il nuovo progetto differisce dal precedente in tutto. Ne esce una vettura incredibile, per stazza, 2.800 kg, per potenza; il suo 12 cilindri di 5.200 cc. sviluppa 450 CV e una coppia di 500 Nm, per velocità, oltre 210 km orari. La "LM 002", questa è la sigla che la contraddistinguerà, sarà ricordata anche per essere la capostipite di una categoria di veicoli [...], i "SUV" (Sport Utility Vehicle). Purtroppo questo eccezionale veicolo, non ebbe grande fortuna. Un po' per il prezzo, 250 milioni di lire; un po' perché non offriva un grande comfort, in quanto nasceva come un veicolo militare. Per cercare di renderlo più "umano", sono state apportate delle sostanziali modifiche. Purtroppo anche queste migliorie non sono servite a soddisfare i clienti, sportivi sì, ma esigenti. [...] Questa vettura, la conosco molto bene. Nel 1987 sono approdato come consulente tecnico, p.r. ed ufficio stampa, in casa Lamborghini e ho avuto modo di seguire le varie fasi dello sviluppo. Addirittura ne ho trasformate e preparate due in versione Parigi – Dakar. Era arrivata infatti una richiesta da parte di un gruppo francese, d'acquistare due vetture preparate di tutto punto, per farle partecipare alla massacrante, maratona africana. [...] A lavori finiti la "LM002" era "dimagrita" di 400 kg [...]. Dopo aver fatto i tantissimi, ma necessari collaudi, su tutti i tipi di terreno; sabbia, pietraie, buche, dossi ecc... ero veramente soddisfatto. Per un ulteriore verifica, partecipai al Rally di Grecia con Mario Mannucci. Anche qui si dimostrò velocissima e molto affidabile. Così provvedemmo a preparare anche la seconda vettura. Tutto era pronto nei tempi stabiliti. Purtroppo i commissionari del programma declinarono l'impegno. La scusa era l'impossibilità di reperire la cifra necessaria per l'acquisto. A quel punto le vetture rimasero a Sant'Agata e successivamente vendute a dei collezionisti. Ancora ora, quando ci penso, provo un grande rammarico per non averle mai viste "volare" sui terribili sterrati africani. Sono sempre convinto che con una buona organizzazione, avrebbero avuto il potenziale per vincere la Dakar. (Sandro Munari)

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