Latino (mitologia)

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Enea alla corte del re Latino (F. Bol, 1661-3)

Latino, re eponimo dei Latini.

Citazioni di Latino[modifica]

Publio Virgilio Marone, Eneide[modifica]

  • O fortunate genti, o di Saturno | felice regno, o degli antichi Ausoni | famosa terra! E quale iniqua sorte | da la vostra quïete or vi sottragge? | Qual consiglio, qual forza vi costringe | di nemicarvi e guerreggiar con gente | che non v'è nota? (libro XI)
  • E, quanto a' doni, andate, | riportateli vosco, e 'l magno Enea | ne presentate. E solo a me credete | del valor suo, che fui con esso a fronte | con l'armi in mano; e so di scudo e d'asta | qual mi rese buon conto, e quanto vaglia. (libro XI)
  • Enea sol con Ettorre | fu la cagion che tanto s'indugiasse | la ruina di Troia, e che diece anni | durammo a conquistarla. Ambedue questi | eran di cor, di forze e d'arme uguali, | ma ben fu di pietate Enea maggiore. (libro XI)
  • Se speranza alcuna | negli esterni soccorsi e ne l'aita | aveste degli Etòli, ora del tutto | la deponete: e sia speme a sè stesso | ciascun per sè. (libro XI)

Citazioni su Latino[modifica]

  • Era signore, | quando ciò fu, di Lazio il re Latino, | un re che vèglio e placido gran tempo | avea 'l suo regno amministrato in pace. | Questi nacque di Fauno e di Marica | ninfa di Laürento, e Fauno a Pico | era figliuolo, e Pico a te, Saturno, | del suo regio legnaggio ultimo autore. | Non avea questo re stirpe virile, | com'era il suo destino; e quella ch'ebbe | gli fu nel fior de' suoi verd'anni ancisa. | Sola d'un sangue tal, d'un tanto regno | restava una sua figlia unica erede, [Lavinia] | che già d'anni matura, e di bellezza | più d'ogni altra famosa, era da molti | eroi del Lazio e de l'Ausonia tutta | desiata e ricerca. (Publio Virgilio Marone, Eneide)

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